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TRAGEDIA A CASALMAGGIORE. I PRECEDENTI

Luogo ‘maledetto’: due operai morti nella loro auto

Nel 2009 le vittime furono padre e figlio di origine albanese. Nel 2011 un 47enne annegò per il ribaltamento di una zattera

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

06 Luglio 2024 - 05:20

Luogo ‘maledetto’: due operai morti nella loro auto

L’automobile di padre e figlio di origine albanese morti annegati nelle acque del Po nel febbraio del 2009

CASALMAGGIORE - Ci sono dei tristi precedenti nella zona che è stata teatro del drammatico fatto di ieri. Giovedì 19 febbraio 2009 morirono insieme a 200 metri da casa, restando intrappolati nella loro automobile finita nelle acque gelide del fiume Po, mentre si stavano recando al lavoro, padre e figlio di nazionalità albanese, Enver Mecaj, 47 anni, e Endri Mecaj, 18, residenti in via Giordano Bruno. Entrambi avevano tentato di uscire dall’auto, ma non ci riuscirono.

Tutto era iniziato poco prima delle 7.25, quando Enver e Endri salirono sulla loro Ford Fiesta per andare alla Siderimpex. La vettura percorse oltre un centinaio di metri di via Bruno prima di salire sulla rampa arginale che conduce in via Saffi e via Mentana. Altre poche decine di metri lungo l’alzaia, che curva in modo lievissimo a sinistra, e poi l’uscita di strada. Fuori sei gradi sottozero, ma l’asfalto non era ghiacciato. Per cause da accertare, la Fiesta si spostò sulla destra, invase prima la pista ciclopedonale, abbattè il cartello segnaletico verticale che indica l’attiguo attraversamento con le strisce pedonali, uscì di strada cozzando contro la scala in legno e ferro che porta allo slargo sottostante, scese dalla scarpata erbosa (lasciandovi impresse le impronte dei pneumatici), percorse il piazzale in ghiaia e scese dalla seconda scarpata, più ripida, sino alla riva del fiume. La parte anteriore dell’auto impattò contro l’ultima striscia di terra, fece perno, e la vettura finì nell’acqua, sommersa quasi completamente.

Un’altra tragedia avvenne sabato 7 novembre del 201, all’ex ristorante galleggiante ‘Km 415.4’ attraccato al Lido Po. Una comitiva composta da quindici persone, tutti rappresentanti della ‘Folletto’ giunti dalle province di Parma, Verona e Trento, finì nelle acque del Po. Nell’incidente, aveva perso la vita Giuseppe Agostini, 47 anni, di Lavis (Trento), annegato proprio in seguito al cedimento della chiatta.

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