L'ANALISI
05 Luglio 2024 - 15:20
CASALMAGGIORE - Si allunga l’ombra dell’ennesimo femminicidio su quello che sembrava un incidente stradale, seppure anomalo nella sua dinamica ripresa dalle telecamere. C’è qualcosa che non torna, nello schianto costato la vita questa notte a Stefano Del Re e Lorena Vezzosi, coniugi di 55 e 53 anni, originari del Casalasco e residenti a Sant’Arcangelo di Romagna, trovati morti nella Nissan dell’uomo finita nel Po a Casalmaggiore.
A far sospettare gli inquirenti, che indagano con l’ipotesi di omicidio-suicidio, il fatto che secondo quanto si apprende il rapporto fra i due si fosse incrinato negli ultimi mesi e, soprattutto, i filmati acquisiti dagli investigatori, quelle riprese, girate dagli occhi elettronici del circuito di video sorveglianza della società canottieri che guarda al fiume proprio nel punto in cui la vettura si è inabissata, mostrano l’uomo ancora vivo che tenta di aggrapparsi ad una barca a vettura trascinata dalla corrente e la donna già immobile sul sedile passeggeri.
Non solo: un altro frame dello stesso filmato mostrerebbe la vittima già esanime anche nel passaggio della macchina lungo il rettilineo che porta al fiume. Dettagli che lasciano supporre che Lorena Vezzosi fosse già morta, o comunque in condizioni di semi incoscienza, e in ogni caso non in grado di reagire, quando è arrivata sul lungo Po. E per questo la teoria investigativa non esclude che la donna possa essere stata uccisa prima e che Del Re abbia poi deciso di farla finita. Impossibile dire se in seguito ad una scelta sua o, invece, seguendo un piano concordato.
Di sicuro, alla prima ispezione cadaverica, eseguita dal medico legale, non risultano ferite evidenti sul corpo della donna: nessuna ferita né da arma da fuoco né da arma da taglio. Ma solo una lesione alla gamba destra compatibile con lo schianto.
Decisiva per chiarire quanto accaduto sarà l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata lunedì. E determinanti, già in giornata, potrebbero essere gli accertamenti in corso da parte dei militari dell’Arma nell’abitazione dei due in Romagna: se lì fossero trovate tracce di violenza, lo scenario diventerebbe più chiaro di quanto non lo sia al momento.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris