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AIR CRASH PO

La storia. Aereo caduto, trovati foto e testimone

I volontari di Soresina e Soncino sulle tracce del Mosquito abbattuto nel 1945 a Bordolano

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

05 Novembre 2023 - 08:52

La storia. Aereo caduto, trovati foto e testimone

L'aereo caduto nel 1945 tra Bordolano e Quinzano

SORESINA - Nei film americani si chiama ‘Cold case’. Americano è anche il caccia che si è schiantato nel 1945 nella nostra provincia e italiani, o meglio soresinesi e soncinesi, sono i ricercatori di Air Crash Po che dopo tanti anni hanno trovato la pista giusta per ricostruirne la storia. La notte tra il 29 e il 30 marzo 1945 un caccia ‘De Havilland DH-98 Mosquito’ dell’Usaf appartenente al 416 thNFS in missione di ricognizione e caccia notturna nella valle del Po, venne colpito dalla Flak (artiglieria antiaerea) dell’aeroporto di Ghedi. Il pilota Blake Eldon e l’operatore radar Galowich Max, intrapresero la rotta verso sud cercando di rientrare nelle linee alleate ma purtroppo l’aereo danneggiato era difficilmente governabile al punto che si sviluppò un incendio a bordo e alle prime luci dell’alba il Mosquito in fiamme si schiantò nel greto del fiume che separa Bordolano e Quinzano. I corpi carbonizzati furono tumulati nel borgo bresciano.

I volontari ricercatori di Air Crash Po. Sotto i caccia De Havilland Mosquito

«Abbiamo iniziato la ricerca del velivolo nel 2008 – racconta Luca Merli di Air Crash –. Le informazioni e testimonianze raccolte indicavano come punto d'impatto il corso del fiume Oglio nei pressi dello spiaggione Cavalli ma anche che i resti furono preda degli abitanti locali e delle piene del fiume. Quindi non indagammo oltre». Poi la svolta: Merli incontra a Bordolano Carlo Feraboli, allora ragazzino, con i suoi due cugini Celeste e Palmiro, che seguivano i combattimenti aerei e al primo accenno di abbattimento inforcavano la bicicletta e armati di una macchina fotografica seguivano le scie degli aerei. E Carlo accenna proprio ad alcune foto scattate sui crash point, con un aereo sulle sponde di un fiume. Lo scatto, a Bordolano, mostra la parte di un elica e parte di un motore Rolls Royce, uguale a quello montato anche sui Mosquito. «Anche la data – affermano gli archeologi del volo – coincide con il crash del ricognitore. Si tratta di un’importante scoperta perché, a quanto pare, l'aereo finì sulla sponda cremonese a Bordolano e non nel fiume. E, alla luce di questa nuova pista, la ricerca potrebbe riprendere». 

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