L'ANALISI
05 Luglio 2024 - 05:10
Don Vicente
CASTELDIDONE - Ha compiuto 106 anni qualche giorno fa (il 30 giugno) Don Vicente Mori, nato a Casteldidone e residente nel centro argentino di Laborde, circa 6mila anime. L’ex agricoltore ultracentenario è stata la ‘scintilla’ che nel 2023, tramite una videoconferenza tra i due rispettivi municipi, ha determinato il gemellaggio tra Casteldidone e il paese sudamericano.
A sancire lo speciale legame erano stati l’ex sindaco Pierromeo Vaccari e Guido Tosi, allora capogruppo di minoranza (come ora), che aveva presentato una mozione per sollecitare l’istituzione del rapporto tra le due municipalità. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, nel centro appartenente alla provincia di Cordoba, c’erano gli omologhi e Don Vicente, zio di Gustavo Gutierrez di Rosario, che ha mantenuto i contatti con Casteldidone e che ha favorito questo collegamento. Tra coloro che anche in passato hanno mantenuto accesa la fiamma del rapporto tra le due località, Amilcare Azzoni, memoria storica di Casteldidone.
Mori fa parte di quei cittadini di Casteldidone che nel secolo scorso emigrarono in Argentina. Lui era bambino quando lasciò il paese natale. Il sindaco di Laborde María Elisa Vidal sottolineò nell’occasione del gemellaggio come fosse, «date le nostre radici italiane, un onore aver raggiunto questo accordo che ci avvicina ai nostri antenati, alle nostre famiglie. In ogni regione d’Italia c’è un emigrante che è arrivato in Argentina in cerca di sogni e possibilità di crescere, pionieri che hanno viaggiato su navi che transitano mille frontiere, lasciandosi alle spalle le loro passioni e rischiando tutto con un solo mestiere sotto il braccio. Casteldidone è la terra che diede vita a Don Omobono Mori, padre di Don Vicente Mori, il nostro abitante più longevo, che emigrò nel nostro paese alla fine del 1800».
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