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SERVIZIO FERROVIARIO

Treni, la rabbia dei pendolari: «Toppa peggio del buco»

Raffica di guasti e problemi tecnici: le manutenzioni non hanno risolto i problemi. Comitato sulle barricate: «Situazione disastrosa, adesso serve un cambio di passo»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

04 Luglio 2024 - 05:15

La rabbia dei pendolari«Toppa peggio del buco»

CREMONA - Un’estate di disservizi a non finire sulle linee cremonesi e cremasche dei treni. La più martoriata degli ultimi giorni è quella che collega il capoluogo a Treviglio, passando per Crema. Un inizio luglio da incubo, dopo tre settimane di lavori di manutenzione straordinaria.

«Proprio il caso di dire, quando la toppa è peggio del buco» sottolineano i viaggiatori cremaschi. E che toppa: 3,5 milioni di euro spesi per ammodernare la tratta, fermando tutti i convogli tra il 9 e il 30 giugno. Chi si aspettava la fine dei disagi, grazie proprio a questi interventi, ha avuto un amaro risveglio. Dalla ripresa del traffico ferroviario, avvenuta lunedì, sino a ieri, si sono susseguiti tre giorni con continui ritardi. Molteplici le cause: guasti e problemi tecnici di vario tipo, dai passaggi a livello ko ad altri disguidi sugli impianti. Una sequenza che non si vedeva da tempo. I pendolari sono su tutte le furie e ieri, tramite il Comitato che li rappresenta, hanno chiamato in causa per l’ennesima volta Trenord e Rfi, ma anche la politica locale e regionale.

«Spiegateci come è possibile che dopo tre settimane di chiusura, per consentire gli interventi di sistemazione e manutenzione della linea, non siano stati affrontati i veri problemi della tratta. Lunedì mattina il guasto al passaggio a livello tra Casalbuttano e Soresina, martedì pomeriggio i convogli bloccati a Caravaggio per problemi di segnalamento all’altezza della stazione e Casaletto. E oggi (ieri ndr) una serie di ritardi dei diretti per Milano e dei regionali per non meglio precisati motivi. Ma vi pare normale? Questo non è un servizio ferroviario adeguato, per non usare termini offensivi. Forse sarebbe il caso di capirlo e porvi rimedio, se a qualcuno interessasse».
Considerazioni amarissime, indirizzate al presidente regionale Attilio Fontana, all’assessore ai Trasporti Franco Lucente, ai tre consiglieri regionali del territorio Marcello Ventura, Riccardo Vitari e Matteo Piloni e al sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi.

Non vanno meglio le cose sulle altre tratte che attraversano il territorio provinciale. Da ricordare, innanzitutto, che Rfi, conclusi i lavori di manutenzione sulla Cremona-Treviglio ha ora chiuso la linea Cremona-Fidenza, precisamente il tratto da Castelvetro sino alla cittadina in provincia di Parma. Rimarrà off limits sino al 28, con i bus sostitutivi a disposizione dei viaggiatori. Un servizio che Trenord ha affidato a una società esterna. Ad agosto stessa cosa sulla Cremona-Brescia, sempre per cantieri di ammodernamento della tratta. In questo inizio luglio anche i pendolari della linea Mantova-Cremona-Milano stanno facendo i conti con dei disservizi.

«In questi giorni la situazione possiamo definirla stazionaria, senza picchi di ritardi – interviene Matteo Casoni, del comitato ‘InOrario’: da segnalare, però, un problema che in questo periodo sta interessando i nuovi treni Raffaello, quelli recentemente acquistati da Regione Lombardia. Stiamo riscontrando che nel momento in cui parte l’aria condizionata, la temperatura a bordo diventa da polo nord, soprattutto per chi viaggia nel livello superiore. Si tratta infatti di convogli a due piani. Ovviamente se l’impianto non viene attivato si muore di caldo. Purtroppo non pare esserci una via di mezzo, nonostante esista ‘sensore di presenza’, che dovrebbe regolare il flusso d’aria e la temperatura in base al numero di passeggeri a bordo».
Sino ad ora l’estate non è stata particolarmente calda, ma siamo solo all’inizio di luglio e con ancora diverse settimane di lavoro davanti, prima della pausa per le ferie d’agosto, il timore degli utenti cremonesi è quello di incorrere in viaggi sempre meno confortevoli, con il rischio di finire su carrozze forno proprio per il malfunzionamento di questo sistema. Dal comitato chiedono dunque puntuali verifiche sugli impianti di climatizzazione e sui dispositivi che ne regolano in automatico il funzionamento, per evitare sorprese e garantire un comfort adeguato a chi utilizza i treni regionali per Milano e per Mantova.

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