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CREMONA

San Pietro in lento declino: «Non è più la fiera di un tempo»

Molti hanno lascito il viale poco dopo le 22 di domenica. La delusione tra i banchi: «Una giornata sola è poca cosa e non funziona»

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

01 Luglio 2024 - 16:10

San Pietro in lento declino: «Non è più la fiera di un tempo»

Le bancarelle di San Pietro domenica sera poco dopo le 22

CREMONA - Le tradizioni sono come le stelle, nascono, raggiungono il massimo splendore e poi lentamente si spengono. Sta accadendo questo alla fiera di San Pietro? Viene da chiedersi, vedendo alle 22 o poco più di domenica sera molti ambulanti raccogliere la loro mercanzia per lasciare viale Po. Il viale appare rischiarato a mala pena dalle lampadine dei banchi e dai lampioni, senza le tradizionali luminarie che facevano molto sagra, almeno un tempo. Segnali di un lento, ma inesorabile declino.

Un banco di prodotti sudamericani

E mentre in molti — ma non tantissimi — passeggiano lungo il viale, c’è chi riponendo borse e borsette confessa: «Non ha molto senso restare. La giornata è andata, ma non è più il San Pietro di una volta. Una giornata sola è poca cosa e non funziona. Altri tempi quelli in cui c’era tutta la città e si faceva fatica a camminare per il viale». E mentre parla saluta, portando sul camion uno scatolone. L’immagine alle 22.15 è quella di una fiera in smobilitazione, solo qualche anno fa le luci sulle bancarelle si spegnevano oltre la mezzanotte.

Ma i tempi sono cambiati. «Le salamelle riponile all’interno, io intanto pulisco la piastra. Riusciamo a tornare a casa prima del previsto», dicono dall’alto del bancone di uno degli stand gastronomici con patatine, porchetta, salsicce e affini. Eppure gli stalli erano tutti pieni. «Tutti gli stalli sono stati occupati, anzi alcuni non hanno lasciato anzitempo e sono stati sostituiti da due altri spuntisti — affermano dagli uffici del Comune preposti al commercio ambulante —. In tutto i banchi erano 201 con la possibilità di rimanere per tutta la giornata di domenica. Questo è il secondo anno che la fiera merceologica si è limitata a una giornata, riduzione realizzata dopo aver sentito molti dei commercianti impegnati nel mercato di San Pietro».

Bancarelle in disallestimento


C’è forse la necessità di un rilancio — si dice da più parti —, di una scelta delle mercanzie da esporre. San Pietro ha bisogno di un suo restyling. Borse, borsette, stand di cibo, scarpe a profusione, cover e accessori per i cellulari: queste le merci che andavano per la maggiore, con ambulanti provenienti da ogni dove: tanti indiani, cinesi e commercianti di colore. L’intero mondo si è dato appuntamento per San Pietro dietro e davanti ai banchi, con eleganti abiti mediorientali, sgargianti colori per donne indiane con i capelli neri raccolti. In questo s’avverte il senso della festa, ma forse non basta. Dal banco gelati del Belsit, punto di osservazione storico e speciale delle bancarelle di San Pietro: «Non è più la fiera di una volta. Le presenze sono state continue per tutta la giornata, ma non c’è più la folla di un tempo». E fra i denti c’è chi suggerisce: «Forse sarebbe meglio tornare a due giorni». Una ritorno al passato recente è alla porte. Si vedrà il prossimo 29 giugno 2025.

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