Precipita e muore nel corso di un’escursione

VIADANA - La tranquilla mattinata di oggi si è trasformata in tragedia per il mondo dell'alpinismo italiano. Daniele Terzi, 59 anni, un escursionista esperto originario di Gualtieri ma residente a Viadana e membro del Cai di Bozzolo, è morto dopo essere precipitato in un canalone mentre tentava una scalata alternativa sulla montagna dell’Adamello, vicino al Passo Miller, nella zona di Sonico.

La giornata era iniziata con Terzi e i suoi compagni che lasciavano il rifugio Gnutti al sorgere del sole. Mirando a raggiungere la vetta più alta dell’Adamello, a 3.539 metri sul livello del mare, il gruppo aveva pianificato di seguire la "Via Terzulli", una via ferrata equipaggiata con catene e chiodi, ma Terzi aveva scelto di tentare un percorso alternativo. All’improvviso però il 59enne è precipitato nel vuoto sotto gli occhi degli amici.

Nonostante l’immediata mobilitazione del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza e di un'eliambulanza decollata da Sondrio, la nebbia e la complessità del terreno hanno reso le operazioni di ricerca estremamente difficili. Solo dopo oltre quattro ore di ricerca intensiva, il corpo senza vita di Terzi è stato localizzato in un anfratto isolato, coperto di ghiaccio e roccia, accentuato dalla presenza di una cascata d'acqua. L’Areu aveva ricevuto la prima segnalazione attorno alle 10.30: la salma è stata ritrovata dopo diverse ore di ricerche, intorno alle 14.30. Daniele Terzi era sposato e aveva un figlio e una figlia. Lavorava alla Seletti di Cicognara e faceva parte del Cai di Bozzolo: era un alpinista esperto. Un uomo conosciutissimo, molto sportivo.

Le circostanze esatte della caduta rimangono incerte. Il Sagf (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) ha annunciato che sono in corso colloqui con gli amici di Terzi per ricostruire gli eventi che hanno portato al tragico incidente. La salma è stata portata nella camera mortuaria di Edolo.

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