Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL NODO TRASPORTI

«Ora le guardie sui pullman»

La richiesta della Cgil dopo l’ultimo episodio in cui una donna a Pandino è stata denunciata per il panico creato a bordo

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

29 Giugno 2024 - 08:59

«Ora le guardie sui pullman»

Il sindacalista Giacomo Morabito

PANDINO - L’ennesimo caso di un passeggero fuori controllo, stavolta addirittura arrivato a mettere la mani addosso al personale in servizio sul pullman. L’ultimo di una lunga serie di episodi è avvenuto mercoledì a Pandino. E ripropone il problema legato alla sicurezza degli autisti e dei controllori di Autoguidovie e delle altre società di trasporto pubblico, i cui mezzi viaggiano nel Cremasco. Protagonista una 49enne risultata residente nel Bolognese: è stata sorpresa senza il biglietto per poter viaggiare su una tratta extraurbana. Aveva solo un ticket per i mezzi pubblici di Milano. Ha prima inveito e poi aggredito fisicamente il controllore e l’autista. Non soddisfatta, ha fatto lo stesso nei confronti dei carabinieri intervenuti, cercando di mordere loro le mani e prendendoli a calci, quando le hanno chiesto i documenti e l’hanno invitata a scendere dal bus. Inevitabile la denuncia a piede libero per resistenza e rifiuto di fornire le proprie generalità. I militari l’hanno presa in consegna all’ora di pranzo, erano circa le 12.30, alla fermata di via Milano. Poi l’hanno scortata in caserma, dove è stata formalizzata la denuncia.

Di fronte a questa continua escalation gli operatori sono preoccupati e chiedono, tramite i sindacati, più investimenti per tutelare la loro incolumità. «Sicuramente c’è apprensione tra gli autisti e i controllori — sottolinea Giacomo Morabito, sindacalista della Filt Cgil —: dopo quanto avvenuto mercoledì a Pandino abbiamo chiesto un incontro all’azienda Autoguidovie. Purtroppo, negli ultimi mesi, abbiamo notato un aumento di intemperanze. Il territorio cremasco — ricorda — in passato non presentava simili problemi; ma a quanto pare le cose sono peggiorate. Su Cremona, tramite l’azienda Arriva, stiamo promuovendo un protocollo d’intesa proprio per iniziative rivolte a migliorare la sicurezza a bordo. Direi che è arrivato il momento di trovare la quadra anche sul Cremasco, per evitare spiacevoli escalation. Il parco mezzi di Autoguidovie è moderno e dunque i pullman sono dotati di videosorveglianza, ma crediamo serva qualcosa in più. L’ipotesi che porteremo al tavolo di trattativa con l’azienda è quella di poter aggiungere, magari almeno negli orari di punta, un servizio di vigilanza privata sulle tratte ritenute più sensibili». Morabito ha scritto quindi alla società per chiedere di fissare un incontro. «Mi auguro si possa fare nel breve volgere di qualche giorno, magari la prossima settimana — conclude il sindacalista — in modo da poter accelerare i tempi e dare delle risposte concrete».

In merito a possibili interventi a tutela della sicurezza del personale, per il momento i vertici di Autoguidovie non hanno rilasciato alcuna dichiarazione.

I PRECEDENTI

Purtroppo non di rado gli autisti e i controllori di Autoguidovie devono fare i conti con passeggeri quantomeno problematici, per non dire di peggio. A inizio marzo una coppia di ragazzi aveva bloccato una corsa per quasi un’ora in via Crispi, sino all’intervento della polizia locale. I due, trovati senza biglietto, si erano rifiutati categoricamente di scendere dal bus. Una strenua resistenza, fatta di urla e spintoni, che aveva impegnato non poco anche gli agenti del comando di piazzetta Croce Rossa. Era quindi scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.

Gli stessi due ragazzi, lei 19 e lui 25 anni, qualche settimana dopo erano stati filmati da un passeggero mentre prendevano a bottigliate il parabrezza di un mezzo Miobus in servizio in via del Macello, sempre in città, dopo essersi piazzati in mezzo alla strada. Si volevano vendicare del fatto che l’autista, una donna, non li avesse presi a bordo in quanto erano senza biglietto.

Tornando indietro di qualche anno, nel novembre 2021, c’era stata la clamorosa protesta di un 49enne e di una 40enne, anch’essi denunciati (in quell’occasione a intervenire furono i carabinieri) con l’accusa di interruzione di pubblico servizio. Entrambi italiani, residenti nel territorio, si era sdraiati sull’asfalto all’hub dei pullman di piazzale Martiri della Libertà bloccando il passaggio dei bus. Un gesto dimostrativo nei confronti dell’autista di una corsa — avevano poi spiegato ai militari — che non li aveva fatti salire a bordo in quanto sprovvisti di ticket. C’erano voluti i carabinieri, come detto, per riportare la calma e permettere al pullman in questione, ma anche ad altri mezzi che dovevano prendere il via, di poter passare.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400