L'ANALISI
28 Giugno 2024 - 16:05
Il tribunale di Cremona
CREMONA - Ha patteggiato 2 anni e 3 mesi di reclusione il piazzaiolo 29enne che sia era fatto spedire 3 chili e mezzo di droga dagli Stati Uniti. L’avvocato Vito Alberto Spampinato ha chiesto la revoca della misura dell’obbligo di firma. Il giudice si è riservato. Imbarcato a Las Vegas, nel Nevada, il pacco di marijuana era ‘atterrato’ all’aeroporto di Malpensa e aveva viaggiato per Cremona. Destinatario, il pizzaiolo ad aprile scorso arrestato in flagranza di reato dagli uomini della Guardia di finanza in servizio allo scalo e che per la consegna si erano presentati a casa del 29enne, fingendosi corrieri della ditta di spedizioni.
«Ho fatto una stupidata», aveva confidato al suo avvocato l'uomo, calabrese di nascita, casa in centro a Cremona. La droga l'aveva acquistata su Internet. Il pacco era arrivato alla Cargo City dell’aeroporto di Malpensa. Sulla confezione la descrizione del contenuto: books, cioè libri. Quindi, il peso: 4,80 kg. Mittente: Music And Art 8701 W Blvd Las Vegas United States. Destinatario: il piazzaiolo residente a Cremona. Il 2 aprile scorso, durante i controlli antidroga effettuati nel magazzino della Cargo City dalle Fiamme Gialle in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il pacco proveniente dagli Usa era stato aperto.
«La spedizione - è scritto nel verbale della Guardia di Finanza — conteneva due buste sottovuoto, al cui interno venivano rinvenuti 32 barattoli con presumibile sostanza del tipo resina di marijuana dal peso lordo di 3.620 grammi». La conferma che si trattasse di droga era arrivata dai narcotest. La competente procura di Busto Arsizio aveva disposto il sequestro del pacco e l’esecuzione della ‘consegna controllata’ nell’ambito del procedimento aperto dal pm Carlo Alberto Lafiandra.
Alle 11.25 del 4 aprile scorso, mercoledì, i finanzieri ‘camuffati’ da corrieri avevano suonato al campanello del pizzaiolo che aveva ritirato il pacco. Gli investigatori avevano atteso che il 29enne firmasse la distinta di consegna e che pagasse i 50 euro per la spedizione, quindi si erano qualificati: «Guardia di Finanza». Gli uomini delle Fiamme gialle avevano perquisito l’appartamento al piano terra, un bilocale: soggiorno con cucina, camera da letto e bagno, e sequestrato qualche grammo di marijuana, un bilancino e 5mila euro in contanti.
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