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GLI SCENARI DEL DOPO VOTO

Pd, Galletti: «Ricucire le reti di relazioni»

Il segretario cittadino: «Necessario migliorare la presenza in città». Il partito? «Impari ad incalzare l’amministrazione, senza identificarvisi»

Francesco Gottardi

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redazione@laprovinciacr.it

28 Giugno 2024 - 12:02

Pd, Galletti: «Ricucire le reti di relazioni»

Roberto Galletti

CREMONA - La campagna elettorale di Andrea Virgilio, nuovo sindaco di Cremona, ha fatto dell’apertura di ‘una nuova stagione politica’ la propria bandiera. Ora che la sfida elettorale è stata vinta, il Partito democratico lancia, con le dimissioni del segretario provinciale Vittore Soldo, un primo segnale forte per inaugurare, se non già un nuovo corso per il centrosinistra locale, almeno una riflessione su quanto ha funzionato e quanto va cambiato. A prendere la parola è ora il segretario cittadino Roberto Galletti.

Partiamo dalla vittoria del vostro candidato sindaco Virgilio: come interpretate l’esito del voto?
«Innanzitutto devo ringraziare tutte e tutti i volontari e attivisti, non solo del partito ma anche della coalizione, che hanno reso possibile questo difficile risultato. Ci siamo mossi veramente con grande spirito di sacrificio e con un forte spirito civico e di comunità. Lasciatemi ringraziare anche Gianluca Galimberti per l’impegno di questi anni. Un pensiero particolare lo rivolgo anche a Maura Ruggeri che lascia l’amministrazione dopo anni di ottimo e intenso lavoro. È stata una importante vittoria che ci impone parecchie riflessioni ma altrettanto ci infonde la carica per guardare avanti e per andare incontro alla città».

Lei è stato uno sponsor importante della candidatura di Virgilio si prende qualche merito della vittoria?
«Io sono stato tra quelli che hanno creduto da subito nel progetto di Virgilio. La mia segreteria ha lavorato per creare le condizioni possibili. Per il resto, il merito è del partito e della coalizione. Le mie non sono affermazioni di rito, credo veramente che questa sudata vittoria sia frutto di un bellissimo lavoro collettivo».

La prossima amministrazione si preannuncia più ‘politica’ delle due precedenti a partire dal profilo del candidato sindaco. Ci sarà un maggior protagonismo del Pd e come?
«Io credo che sia il tempo di dirci che la politica buona non è fatta di sola ‘competenza’ ma è fatta anche di relazioni, visione, progettualità e capacità di stare tra i cittadini. In questi anni abbiamo assistito, nei partiti e nelle istituzioni, a svariati esperimenti mossi da una sottovalutazione dell’importanza dei partiti e in generale dei corpi intermedi. Io penso invece che i partiti siano dirimenti e fondamentali. Il Pd farà la sua parte non soltanto a sostegno di Virgilio e della sua autonomia, ma soprattutto al servizio della cittadinanza, nell’indicare quelle che sono le priorità per la città e per stare vicino alle persone. Il Pd che ho in mente è un partito capace non soltanto di supportare ma anche di incalzare l’amministrazione. Non dobbiamo dimenticarci che la città non è l’amministrazione bensì i cittadini e le cittadine che la animano».

Il partito ha dovuto fare i conti con la notizia delle dimissioni di un dirigente come Soldo a poche ore dalla vittoria. Ora si apre una fase nuova? Cosa succederà nelle fila dem?
«Abbiamo parecchie sfide all’orizzonte. Innanzitutto ringrazio Soldo per il lavoro svolto, che non è stato certamente semplice. Nei prossimi mesi affronteremo un congresso provinciale per eleggere il nuovo segretario. Le riflessioni da fare non mancano: sicuramente il fatto che alcune persone non siano andate a votare per noi non è irrilevante, è una ferita. La disaffezione da parte dei cittadini verso le istituzioni e la politica non è una cosa nuova, né riguarda soltanto Cremona. È chiaro, però, che ognuno di noi deve sforzarsi di fare la propria parte ritrovando il contatto e la relazione con le persone con cui condividiamo tutti i giorni i nostri spazi di vita. Più la politica dà risposte nette e comprensibili, più i cittadini ritornano a votare e ad interessarsi. Abbiamo una grande responsabilità, ma non siamo soli. Credo che anche la stampa le associazioni e altre realtà cittadine possono contribuire a questo sforzo».

Sia Soldo che Pizzetti parlano di un’esigenza di cambiamento che si respira anche nella base di centrosinistra: come pensate di affrontare i temi come quello, sul quale l’amministrazione uscente era stata attaccata da più fronti, dell’ascolto della cittadinanza?
«In questi anni abbiamo portato avanti progetti di largo respiro e di grande investimento sul futuro. Abbiamo dotato il territorio di una quantità di investimenti inimmaginabili fino a qualche anno fa. Si è tracciata la Cremona del futuro. Ammetto che abbiamo tralasciato, non certo inconsapevolmente, alcuni aspetti della vita quotidiana delle persone. Mi riferisco in particolare alle strade, alla raccolta dei rifiuti, alla pulizia e al verde. Sono state fatte delle scelte, abbiamo dato alcune priorità e io credo siano state decisioni giuste. Credo che sia necessario essere presenti in un modo diverso, più vicini alle esigenze delle persone. A volte la giunta è stata percepita lontana, poco connessa ad alcune istanze della città. Ecco, dobbiamo cambiare questa percezione e non è soltanto compito della prossima giunta. Penso che le forze politiche e i consiglieri comunali possano fare la differenza. Dovremo lavorare sulla nostra presenza in città, anche nei quartieri e nei luoghi che in campagna elettorale abbiamo ben presidiato e che non dobbiamo abbandonare. La nostra attenzione non è mai mancata ma evidentemente bisogna dare un segnale più incisivo e sì, su questo, di cambiamento».

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