L'ANALISI
27 Giugno 2024 - 17:46
CREMA - «Intervenire nell’immediato per garantire la sicurezza degli operatori sanitari». Il segretario della Lega cremasca Tiziano Filipponi e il consigliere regionale del Carroccio Riccardo Vitari condannano l’aggressione subita dal personale sanitario del Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore.
Nella notte tra domenica e lunedì, un paziente fuori controllo si era scagliato contro gli operatori. Probabilmente alterato dall’alcool, aveva colpito alcuni di loro. Per un paio di dipendenti dell’Asst la prognosi è stata di cinque giorni, mentre altri hanno riportato lievi escoriazioni.
L’intervento della polizia, chiamata dagli stessi operatori del settore di emergenza urgenza, aveva permesso di bloccarlo e riportare la calma.
«Desideriamo manifestare la nostra piena solidarietà e il nostro sostegno agli operatori sanitari che, con dedizione e sacrificio, lavorano quotidianamente per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini — sottolinea Filipponi —: l’episodio di violenza avvenuto all’ospedale di Crema è un fatto gravissimo e inaccettabile. Nessuno dovrebbe subire aggressioni mentre svolge il proprio lavoro, specialmente chi si dedica alla cura e all’assistenza delle persone».
Vitari aggiunge: «Siamo profondamente colpiti da quanto accaduto e vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno al personale sanitario rimasto ferito. È fondamentale che tutti gli operatori sanitari possano lavorare in un ambiente sicuro e protetto. Ci impegniamo a collaborare con l’intera struttura, per trovare insieme le soluzioni più opportune e per garantire che episodi del genere non si ripetano in futuro». I due esponenti della Lega confermano la piena disponibilità del partito a contribuire attivamente alla ricerca di misure efficaci che possano prevenire e contrastare qualsiasi forma di violenza negli ambienti ospedalieri. «Lavoreremo affinché siano adottate tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e la serenità degli operatori sanitari — concludono — così che possano continuare a svolgere il loro prezioso lavoro senza timore».
Il direttore generale dell’Asst, Alessandro Cominelli, già lunedì mattina si era subito sincerato delle condizioni del personale. Ha anche convocato un’audit per capire l’esatta dinamica dei fatti. L’intenzione della direzione è quella di avviare un percorso di formazione che possa aiutare i dipendenti ad affrontare situazioni simili. Non viene nemmeno esclusa l’ipotesi di un corso di autodifesa. Angelo Bonvissuto, segretario generale territoriale di Uil Fpl, ha immediatamente sollecitato «l’Azienda socio sanitari territoriale ad avviare una collaborazione con gli enti preposti, per garantire la presenza di un posto di polizia al Pronto soccorso: è nostra convinzione che solo con un deciso intervento di prevenzione e deterrenza sia possibile tutelare il personale dipendente e garantire un ambiente di lavoro sicuro».
Il collega Rosario Miccichè, segretario territoriale e responsabile per l’area di Crema della Uil funzione pubblica, ha ricordato come «sempre più spesso, non solo al Pronto soccorso, ma anche al centro unico prenotazioni e a volte addirittura in situazioni ambulatoriali, la gente perda il controllo. Mai però, almeno negli ultimi dieci anni, si era arrivati a un simile episodio di violenza».
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