L'ANALISI
26 Giugno 2024 - 05:10
Filippo Bongiovanni, Giovanni Leoni, Sara Manfredi, Marco Micolo e Linda Baroni
CASALMAGGIORE - Sono ore cruciali per la definizione della giunta comunale e dei rappresentanti nelle partecipate. Il sindaco Filippo Bongiovanni da giorni sta valutando tante possibilità per riuscire a definire ogni dettaglio e raggiungere l’equilibrio che consenta una ‘navigazione’ tranquilla per i prossimi cinque anni.
Il primo nodo da sciogliere riguarda Fratelli d’Italia, che pur essendo il primo partito a Casalmaggiore, com’è emerso dall’esito delle elezioni europee, non è riuscito a eleggere nessuno in consiglio comunale. Il primo in termini di preferenze è stato Roberto Madesani, con 72, il secondo l’ex assessore alla Cultura e coordinatore locale del partito Marco Micolo, con 66. Proprio sulla figura di Micolo si concentrano le attenzioni, perché resta da capire se il sindaco - cui competono le nomine dei collaboratori - deciderà di confermarlo con una nomina da assessore esterno, con ogni probabilità nello stesso settore. Fratelli d’Italia, di certo, reclama una rappresentanza. Difficile che Bongiovanni alla fine non conceda nulla al partito di Giorgia Meloni, rischiando di mandare in frantumi la coesione del centrodestra tanto sottolineata in campagna elettorale.
Un altro nome che viene dato come possibile in giunta è quello di Marco Ponticelli, l’ex presidente dell’Azienda Farmaceutica Municipale, ipotizzato come assessore ma anche come possibile presidente in una partecipata: si parla soprattutto della Fondazione Busi, ma in ballo ci sono anche la guida della Casalasca Servizi e quella dell’Afm.
Va verso una riconferma, in ambito Forza Italia, l’ex vicesindaco Giovanni Leoni, assessore ai Lavori Pubblici. Allo stesso modo pare certa la conferma di Sara Manfredi, visto tra l’altro che è stata colei che ha preso più preferenze (231) e in considerazione del buon lavoro svolto nel quinquennio precedente come assessore al Bilancio e alle Politiche giovanili.
Non sono da escludere rimescolamenti di deleghe. Da capire se pure saranno confermate nei loro ruoli Sara Valentini come assessore all’Istruzione, in quota Forza Italia, e Linda Baroni, assessore alle Politiche Sociali, Terzo Settore e Pari Opportunità, che nel 2021 prese le redini dell’assessorato ‘in corsa’, in sostituzione di Gianfranco Salvatore, a cui la delega era stata tolta per la scelta dello stesso di non vaccinarsi e di non effettuare tamponi. Altri nomi ‘papabili’ per eventuali incarichi sono quelli di Massimo Mori, coordinatore locale di Forza Italia, e di Giampaola Brozzi. Tante le caselle da occupare, una strategia da definire attentamente che però sembra andare verso una graduale definizione, anche grazie ad incontri tra le parti che costituiscono la maggioranza. L’ultimo, ieri sera. Sulle partecipate il sindaco Bongiovanni ha parlato di «discontinuità in tutte e tre gli organismi, ma i criteri di individuazione dei rappresentanti saranno sempre quelli: competenza, professionalità, affidabilità. Le persone che si occuperanno del patrimonio collettivo non saranno nominate a seconda delle tessere di partito, bensì delle loro oggettive capacità».
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