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IL VOTO NEL CASALASCO

FdI resta fuori dal Consiglio

Il coordinatore (ed ex assessore) Micolo, Madesani e Granatiero hanno raccolto pochi voti. Per il partito più forte in città si apre una delicata fase di trattative con il sindaco Bongiovanni

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

12 Giugno 2024 - 19:11

FdI resta fuori dal Consiglio

Micolo e Madesani

CASALMAGGIORE - Analizzando i numeri delle elezioni amministrative, emerge un aspetto che sa di contraddizione a proposito di Fratelli d’Italia. Perché se alle Europee il partito di Giorgia Meloni, nel capoluogo casalasco, ha fatto davvero il pieno, ottenendo il 34,35 %, ben più del 28,8 % nazionale, alle Comunali non hanno ottenuto preferenze sufficienti a entrare in consiglio comunale il coordinatore locale Marco Micolo, ex assessore alla Cultura (unico della ex giunta a non entrare in Consiglio), il componente del direttivo Roberto Madesani e l’altra esponente iscritta Maria Federica Granatiero.

Il più votato dei tre è stato Madesani, con 72 preferenze, che gli sono valse il 12esimo posto sui 16 della lista. A seguire Micolo, con 66, al 13esimo posto. Infine Granatiero con 16, al 16esimo posto.
È chiaro che si tratta di un risultato che all’interno di Fratelli d’Italia ha lasciato l’amaro in bocca ed è inevitabile che sul risultato verrà fatta una riflessione.

Il direttivo dovrebbe riunirsi domani proprio per valutare la situazione. Perché adesso si pone, come sempre, il problema degli incarichi, ovviamente in mano al sindaco Filippo Bongiovanni, che si è preso alcuni giorni per approfondire il quadro. Si tratta di una dinamica normale in fase post-elettorale e in capo al primo cittadino sta il compito, non semplice, di trovare la ‘quadra’ tra gli accordi presi con i partiti che lo hanno sostenuto prima della campagna elettorale e gli esiti delle urne.

Con ogni probabilità Fratelli d’Italia farà presente che nei voti dati alla lista ‘Uniti per Casalmaggiore’ la presenza del proprio simbolo ha pesato, visto che si parla del primo partito a livello nazionale. Nell’assegnazione degli incarichi entrano varie componenti: la presidenza del consiglio comunale, il posto da vicesindaco, gli assessorati, le presidenze delle società partecipate. Un ‘puzzle’ che potrebbe alla fine far rientrare qualcuno di Fratelli d’Italia anche in consiglio comunale, grazie a possibili dimissioni di qualcuno degli eletti.

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