L'ANALISI
25 Giugno 2024 - 05:05
Il tratto di strada in territorio di Capergnanica che verrà allargato
CREMA - Tre rotatorie che significano più sicurezza per la viabilità, su alcune delle principali arterie del territorio. Due delle quali sono percorse ogni anno, mediamente, da oltre tre milioni di veicoli. Ossia la Melotta, che taglia in due il Cremasco collegando Spino d’Adda a Soncino. E la Rivoltana, ex statale fondamentale per unire i paesi a nord della città con il Milanese. Tutte opere in capo alla Provincia, che avranno però tempistiche e svolgimento differenti. In un caso, il completamento del tratto della strada che da Capergnanica conduce a Chieve, il progetto esecutivo è pronto, dunque si può indire la gara con il cantiere entro l’anno.
Ci vorrà invece più tempo, almeno altri 12 mesi, prima di vedere le ruspe entrare in azione sulla Melotta, all’incrocio che porta da una parte a Torlino Vimercati e, proseguendo, a Vailate e dall’altra conduce nella frazione di Scannabue di Palazzo Pignano. Una doppia intersezione a raso tra le più pericolose dell’intera viabilità cremasca, stante anche l’elevato traffico di mezzi pesanti. Non a caso in passato vi si sono verificati numerosi gravi incidenti.
«Per questo intervento abbiamo pronto un milione di euro — ricorda Matteo Gorlani, consigliere provinciale con delega alla Viabilità — ma serve tempo per completare la fase progettuale. La Provincia è attenta alle istanze dei Comuni e siamo consapevoli quanto importante sia quest’opera. Credo che, tra progettazione e appalto, si potranno assegnare i lavori entro un anno da oggi».
C’è poi la programmata rotatoria sulla Rivoltana, che dovrebbe servire la bretella voluta dal Comune rivierasco per portare fuori il traffico, specialmente quello pesante dal paese, permettendo di bypassare l’abitato e sbucare poi a sud (e viceversa, ovviamente) sulla provinciale per Pandino e Agnadello. L’opera, però, è in bilico, anche se la Provincia, da parte sua, ha già dato il placet alla rotatoria.
«La Regione non ha preso in carico i costi della bretella, dunque il Comune rivoltano trova altre fonti di finanziamento — conclude Gorlani — trattandosi di una realizzazione molto onerosa». Difficoltà note anche all’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Sgroi. Si tratta di realizzare una gronda a ovest dell’abitato, tra il paese e il fiume Adda, più la rotatoria in questione. La spesa preventivata per la realizzare la tangenzialina si aggira intorno ai quattro milioni di euro. L’obiettivo è decogestionare il traffico che dalla Rivoltana entra in via Leonardo da Vinci e poi nelle vie Gramsci, Donizetti e limitrofe e comprende i mezzi pesanti diretti all’area industriale dove hanno sede aziende come Avisco, Filmag e Faster.
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