L'ANALISI
DIALOGO INTERRELIGIOSO
23 Giugno 2024 - 17:54
I partecipanti alla prima seduta della Consulta regionale per la promozione del dialogo interreligioso
CREMONA - C’è un cremonese ai vertici dell’organismo regionale chiamato a promuovere il dialogo tra le religioni. Nella Consulta regionale per l’integrazione e la promozione del dialogo interreligioso, che si è insediata venerdì scorso a Bergamo, nella chiesa degli ex ospedali Riuniti, presieduta per l’occasione dal vicepresidente della Regione Lombardia, Marco Alparone, la Chiesa cattolica è rappresentata da monsignor Luca Bressan e dal cremonese Federico Celini, incaricato per l’Ecumenismo e il dialogo religioso della Diocesi di Cremona.
«L’organismo - come ricorda il sito della Dicoesi di Cremona - ha un carattere consultivo ed è stato istituito con legge regionale. È composto dai rappresentanti delle dieci comunità religiose maggiormente diffuse sul territorio e ha l’obiettivo di rendere strutturale e sistematico, con una sede dedicata, il confronto tra diverse esperienze e sensibilità presenti nella società lombarda. In particolare, erano rappresentate: Chiesa cristiana cattolica; Chiese cristiane ortodosse; Chiese cristiane protestanti; Chiese cristiane copte; Comunità islamiche; Comunità ebraiche; Comunità buddhiste; Comunità evangeliche; Comunità induiste; Comunità sikh. Partecipano alle sedute della Consulta, pur non facendone parte, anche un rappresentante di Anci Lombardia (Associazione nazionale Comuni italiani) e un rappresentante dell’Upl (Unione delle Province lombarde).
«La Regione – ha affermato il vicepresidente Alparone – è da sempre attenta all’interlocuzione proficua con esponenti delle diverse categorie economiche, sociali e culturali. Un modus operandi che abbiamo voluto estendere anche al tema sempre più cruciale del dialogo interreligioso». All’insediamento della Consulta ha partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee, Raffaele Cattaneo: «La Consulta – ha evidenziato – è organismo di straordinaria importanza per agevolare le relazioni tra le comunità religiose del territorio e attivare una sinergia costante e concreta con la Regione e gli enti locali. Abbiamo confermato la disponibilità all’ascolto e alla collaborazione, in un clima sereno che rappresenta un segnale di speranza anche rispetto ai difficili scenari internazionali».
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