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CASALMAGGIORE. MATURITÀ 2024

Al Romani: «Siamo un po’ affranti, si pagano i primi anni in Dad»

Sorrisi ma anche malumori tra i ragazzi per i test giudicati davvero ardui

Jacopo Orlo

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redazione@laprovinciacr.it

20 Giugno 2024 - 19:18

 Al Romani: «Siamo un po’ affranti, si pagano i primi anni in Dad»

CASALMAGGIORE - La seconda prova della maturità è spesso la più difficile e, a ragion veduta, anche la più temuta. Tra gli studenti dei cinque indirizzi dell’I.I.S. ‘ Romani’ all’uscita dalla scuola l’umore generale non è dei migliori, nonostante i sorrisi a stemperare il malumore e a farsi coraggio in vista degli orali. Infatti i test si sono rivelati più ardui delle loro previsioni.

«Nelle simulazioni durante l’anno ci siamo preparati su basi differenti» racconta Nicola Storti, 19 anni dell’Itis, il quale ha avuto come prova di sistema «l’aggiornamento di una rete ospedaliera per la gestione dei dati di pazienti di enti pubblici e privati assieme. L’operazione mi ha un poco sconfortato, però ho cercato di mettere in pratica ciò che ho imparato».

Andrea Pasini e Federica Tartaglione

Qualche difficoltà anche nello scientifico, con Federica Tartaglione e Andrea Pasini, entrambi 19 anni, e la scelta tra due funzioni da risolvere. «Siamo un po’ affranti – confidano – perché sul risultato ha influito la mancanza di uno studio continuo a partire dalle basi, quando eravamo nei primi anni in Dad». Nonostante tutto «la notte prima abbiamo dormito senza problemi e affrontato con tranquillità queste ore».

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Nicola Storti e Alessia Perini

Un po’ di smarrimento anche al ‘CAT’ (geometri), con argomenti che non ‘uscivano’ da anni nelle tracce ministeriali. «Dovevamo sviluppare un progetto stradale ed uno spianamento – raccontano Alessia Perini ed Elisa Marca, 19enni – oltre a disegnare a mano una topografia e in scala». Anche loro, con qualche agitazione, sostengono «di aver fatto un buon risultato».

Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Jenny Vecchia, 19 anni del linguistico specializzazione spagnolo. All’inizio preoccupata «per il timore di trovarmi testi letterari o poetici», racconta di essersi calmata quando alle domande di comprensione del testo e poi alla produzione in lingua c’erano «testi interessanti e fattibili» di autori quali Cervantes e Aristotele. Ora una breve pausa, prima dello sprint finale con gli orali a partire da lunedì mattina.

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