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CREMONA AL BALLOTTAGGIO. LA CAMPAGNA ELETTORALE

FdI va all’attacco del Cremona Pride

Gazzina ricorda «le immagini blasfeme definite sconcertanti dalla Curia». E chiede garanzie: «Vengano tutelate le sensibilità dell’intera comunità»

La Provincia Redazione

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16 Giugno 2024 - 20:41

FdI va all’attacco  del Cremona Pride

CREMONA - Affondo sul Cremona Pride da parte di Fratelli d’Italia. A prendere la parola, in una nota diffusa oggi pomeriggio, Francesca Gazzina, reduce dall’ottima performance elettorale (al primo turno ha preso 125 preferenze).

«Come mi ricorda il conto alla rovescia sul sito, mancano una ventina di giorni al Cremona Pride organizzato dal Comitato omonimo, che raccoglie privati e organizzazioni ‘che hanno voglia di mettersi in gioco, per unire un’intera città in favore dei diritti di chiunque, sotto i colori della bandiera arcobaleno’, come cita il sito. Che continua interrogandosi su chi va al Pride: ‘Chiunque (…) nel rispetto di tutti coloro che decideranno di scendere per le strade cremonesi’. Ma visti i pregressi nazionali, e ricordando quelli locali della precedente edizione, dove abbiamo avuto il dispiacere di vedere immagini blasfeme per le strade, tanto che anche dalla nostra Curia all’indomani si dissero ‘sconcertati di fronte a quanto visto e riportato, stentavamo a credere a come certe scene blasfeme e immagini offensive potessero presenziare alla manifestazione oltrepassando oggettivamente ogni livello di decenza e di rispetto».

La speranza: «Auspico che al tempo della concessione del patrocinio da parte dell’attuale amministrazione, che ne aveva preso a suo tempo le distanze, si sia questa volta voluto esigere garanzie di tutela verso la cittadinanza tutta. La domanda che quindi mi faccio, e che pongo volentieri all’organizzazione dell’evento, è se davvero quest’anno avrà la volontà di garantire i diritti di tutte quelle persone che saranno nelle vie e nelle piazze della città — prosegue Gazzina —. O solo di quelle che scenderanno sotto la bandiera arcobaleno? Sarebbe bello avere una risposta serena, senza polemiche, inclusiva e rispettosa delle sensibilità di tutta la comunità cittadina, sotto la bandiera tricolore e sopra il piedistallo della Costituzione Italiana».

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