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CREMA. LA STORIA

Dylan: l’esempio del dono
Giochi ai bimbi ricoverati

A sei anni realizza il sogno cullato da Natale e consegna i regali ai coetanei che si trovano in Pediatria. Bambole e dinosauri accompagnati da un biglietto di auguri. «Sono felice e voglio lo siano anche loro»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

15 Giugno 2024 - 05:30

Dylan: l’esempio del dono. Giochi ai bimbi ricoverati

L’infermiera Simona Timis, la pediatra Chiara Scarafili e l’infermiera Luisa Bettini con Dylan Samarani

CREMA - «So di essere molto fortunato, vorrei che anche i bambini che sono in ospedale potessero esserlo». Era la mattina dell’ultimo Natale e Dylan Samarani, terzo figlio di Mauro e Veronica Vingelli, alla vista del super regalo sotto l’albero, una Playstation nuova di zecca, si era addirittura commosso.

A sei anni il suo pensiero è andato subito ai coetanei ricoverati. «Ci ha espresso il desiderio di portare loro dei regali, voleva fosse un bel Natale anche per i piccoli pazienti dell’ospedale — racconta la madre —: ovviamente lo abbiamo accontentato, siamo andati due giorni dopo a comprare dei giocattoli, con l’idea che nel giro di poco fosse possibile portare tutti i regali al Maggiore. Ci siamo quindi rivolti alla direzione generale. Ma la cosa non è stata così immediata: tra pratiche burocratiche e autorizzazioni ce l’abbiamo fatta solo ora».

Ma non cambia nulla. Invece di arrivare per Natale, i regali sono giunti a destinazione per la fine della scuola e Dylan ha visto finalmente esaudito il suo desiderio. «L’altro giorno — prosegue la mamma — quando siamo stati in ospedale per consegnarli, era comunque felicissimo, così come noi tutti. Ci teneva davvero molto a portare questi doni al Maggiore, in particolare in Pediatria. Un grazie al primario Maddalena Leone per averci accolto e a tutto lo staff medico e sanitario».

Dylan ha scelto personalmente cosa comprare. Ha pensato proprio a tutti, facendo acquisti per varie fasce di età. Ha portato giochi in scatola, bambole, dinosauri, ma anche colori e un set giocattolo per la cucina. Ha scritto un bigliettino di auguri per i giovanissimi pazienti. A sostenerlo, oltre ai genitori, le sorelle più grandi, Gaia e Elena. «Da cosa nasce questa sua attenzione per gli altri? Crediamo dal nostro modo di essere in famiglia e dal mio lavoro — aggiunge la mamma —: sono una posturologa e lui sa bene che io adoro i miei pazienti. Mi chiede come stanno, vuole essere aggiornato. Addirittura con i Lego ha fatto delle micro costruzioni da regalare loro. Senza dimenticare il fatto che mio marito, che ha una pizzeria d’asporto, non di rado dona pizze a strutture ricreative, ma anche all’ospedale stesso. Lo faceva già prima del Covid».

Insomma, nella famiglia Samarani la solidarietà si respira a piene mani e Dylan, come tutti i bambini, assorbe e mette in pratica gli insegnamenti dei genitori e ne segue l’esempio. «Le mie due figlie sono ormai delle ragazze e lui essendo il terzo è coccolato da tutti — conclude la madre —: forse è un po’ viziato, ma ha anche un cuore grande».

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