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‘Plastic Free’, raccontare la plastica per creare un mondo sostenibile

Il Gruppo Happy, in collaborazione con la Fondazione Masserini, è stato protagonista del progetto presso il Ghisleri-Beltrami

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

13 Giugno 2024 - 17:20

‘Plastic Free’, raccontare la plastica per creare un mondo sostenibile

CREMONA - Il Gruppo Happy, in collaborazione con la Fondazione Masserini, è stato protagonista di un progetto presso il Ghisleri-Beltrami di dal titolo «Plastic Free, un appello ad un mondo più sostenibile?» con un duplice obiettivo: raccontare la plastica da un punto di vista oggettivo e fornire agli studenti e alle studentesse gli strumenti per sviluppare le proprie conoscenze attraverso informazioni fondate e supportate da dati concreti, al fine di diventare cittadini consapevoli.
Le campagne di demonizzazione della plastica, che si trova sul banco degli imputati da molti anni, portano a credere che la causa dell’inquinamento risieda proprio in questo materiale.

«Crediamo, invece, che per problemi così grandi non possano esserci risposte semplici e veloci. Siamo fermamente convinti, infatti, che solo una corretta informazione sia il punto di partenza fondamentale per mettere in atto un sistema realmente sostenibile per l’ambiente e la società», è stato sottolineato dall’azienda, durante gli incontri. Nel corso delle tre giornate col Gruppo Happy si è avuto modo di constatare e far provare ai ragazzi che attraverso l’informazione e il supporto di dati scientifici si raggiungono conclusioni molto distanti rispetto alla più comune percezione che si ha della plastica.

Come attività iniziale i ragazzi sono stati coinvolti in un sondaggio volto a definire una fotografia delle loro percezioni sulla plastica. Fabrizio Bernini della Communication & Sustainability Manager del Gruppo Happy e Davide Masini, sustainability manager, hanno introdotto il tema della storia della plastica e della sua evoluzione nel tempo, soffermandosi in particolare sul tema della sostenibilità ed evidenziando come sia un concetto ampio e complesso, riguardante ogni aspetto della nostra vita quotidiana: ambiente, società ed economia.


Ci si è poi interrogati sul motivo per cui le fake news trovano terreno fertile sui social e sul perché questo fenomeno coinvolga tutti, indipendentemente dalla fascia d’età. In questo secondo momento, gli studenti e le studentesse hanno dapprima preso in esame, insieme a Chiara Balestracci, il potere della disinformazione all’interno delle web community. Attraverso l’intervento di Chiara Caporizzo (responsabile progetti scuole di Corepla), si è invece fatto chiarezza sullo stato dell’arte della filiera del riciclo in Italia. In ultimo, si è chiesto ai partecipanti di effettuare nuovamente il sondaggio proposto come prima attività, provando a rispondere con una nuova consapevolezza.


Nel corso dell’ultima giornata, sono stati proprio gli studenti i protagonisti. A ciascuna classe, infatti, è stato richiesto di analizzare un argomento, prendendo in analisi sia i dati oggettivi che le proprie risposte ai sondaggi, e di esporlo alle altre sezioni. Ne è emerso che attraverso l’informazione, lo spirito critico e l’analisi dei dati, la loro percezione riguardo questo materiale è variata significativamente rispetto al primo incontro.


Per poter comprendere a fondo il mondo che ruota attorno alla plastica è necessario vederla e ancora prima conoscere e capire come nasce, come si sviluppa e come verrà impiegata una volta ultimata, ecco perché l’epilogo del progetto ha avuto luogo proprio all’interno degli stabilimenti di produzione di Esperia Srl, una delle aziende produttrici del gruppo con sede a Verolavecchia. Qui gli studenti e le studentesse hanno potuto vedere dal vivo tutto il ciclo di produzione: dalla materia prima in granuli, fino al prodotto finito e imballato, pronto per essere spedito, rimanendo affascinati - citando le loro parole - dalla ‘bellezza del materiale’ e dalla ‘cura ai minimi dettagli’.

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