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CREMONA: RIPARTE LA CAMPAGNA

Portesani, appello ai leader nazionali: «Io difendo il centrodestra»

Il candidato in vista del ballottaggio: «Un'occasione da non perdere: siamo in vantaggio sul centrosinistra, serve un ultimo grande sforzo nella compattezza»

La Provincia Redazione

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11 Giugno 2024 - 18:25

Portesani, appello ai leader nazionali: «Io difendo il centrodestra»

CREMONA - «Cremona, con la mia candidatura civica, è l’unica città che ha difeso i valori del centrodestra lombardo, portando lo schieramento moderato davanti alle sinistre. Per questo chiedo a tutti i partiti della coalizione Fdi, Fi, Lega, Udc e Pensionati di ripetere il risultato conseguito alle elezioni europee. Di raccogliersi attorno a un progetto di città che si basa sui valori moderati e di buongoverno della città che può diventare un modello per il futuro». È l’appello di Alessandro Portesani, candidato del centrodestra, in vista del turno di ballottaggio. Un appello rivolto ai leader nazionali dopo il primo turno che ha consegnato direttamente Pavia e confermato Bergamo al centrosinistra.

In questo momento, infatti, l’unico capoluogo lombardo dove governa un sindaco di centrodestra è Sondrio. «Il mio — spiega Portesani — è un appello anche ai leader nazionali del centrodestra perché sostengano una candidatura che può essere un punto di partenza, nella regione più importante del Paese, per la riconquista, da parte dello schieramento moderato dei capoluoghi di provincia ormai da troppi anni in mano alla sinistra. Un’occasione da non perdere perché una vittoria al ballottaggio non sarebbe solo un successo per la mia città ma getterebbe le basi per una nuova stagione del centrodestra in Lombardia a partire proprio dalla competizione elettorale a Milano del prossimo anno».

Il candidato sindaco Portesani prosegue: «Il centrodestra deve dimostrare compatto di portare a compimento un percorso importante: siamo in vantaggio sul centrosinistra, serve un ultimo grande sforzo nella compattezza per proporre un modello di comunità che metta al centro la persona, la famiglia e i grandi progetti per il futuro». Un ‘modello’ «che crei un’immagine vincente e attraente della città all’insegna della cultura e dell’ambiente. Che ascolti i cittadini dalle piccole alle grandi esigenze. Che dia un futuro ai giovani attraverso le università e un sistema di welfare fondamentale per i nuovi nuclei familiari. Sarebbe, aggiunge Portesani, un imperdonabile peccato, a fronte di un grande consenso raccolto alle europee, gettare al vento questa occasione».

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