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LA CITTÀ SOLIDALE

Il centro Cr2 Sinapsi, un dono alla comunità

L’inaugurazione il prossimo 21 settembre della struttura ambulatoriale e terapeutica

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

12 Giugno 2024 - 05:30

Il centro Cr2 Sinapsi, un dono alla comunità

CREMONA - C’è chi si occupa del manto verde sul tetto, chi monta la macchina del caffè in quella che sarà la hall e punto di ristoro del Centro Cr2 Sinapsi. Ci sono gli operai che mettono a punto l’impianto elettrico, i lavori procedono a spron battuto, nel cuore del parco del Morbasco la struttura voluta dalla onlus Occhi Azzurri è realtà, una realtà condivisa dalla città, che promette di essere innovativa e di prendersi cura di chi ha fragilità, ma offrendosi anche come spazio aperto e in dialogo con la città.

Negli occhi di Filippo Ruvioli Cr2 Sinapsi c’è già tutto, realizzazione di un’idea di Silvia Braga, maestra della Trento Trieste, mamma di Orlando, moglie di Ruvioli, improvvisamente scomparsa nel 2019. L’idea era dare vita a uno spazio in cui bimbi come Orlando possano giocare e fare esperienze e al tempo stesso trovare le strutture adeguate a potenziare le loro abilità, non in un contesto medicalizzato, ma in un ambiente aperto, luminoso e di piena normalità e piacere del vivere e condividere. Il primo giorno d’autunno sarà una realtà per l’intera comunità e dopo l’inaugurazione il centro sarà attivo con tutti i suoi servizi dal 23 settembre.


I sogni a volte diventano realtà, basta crederci, avere la determinazione giusta, saper sognare in grande con attenzione ai bisogni concreti della comunità. Il centro Cr2 Sinapsi è tutto questo, «sarà una struttura aperta e trasparente, l’abbiamo voluta in dialogo col parco circostante, ecosostenibile in tutte le sue componenti, all’avanguardia come modello costruttivo, grazie alla sinergia col Politecnico di Milano», spiega Ruvioli e mentre si muove con dimestichezza negli ambienti del centro non fatica a vedere già conclusi l’area dell’accoglienza, i laboratori dove fare esperienza immersiva, imparare a gestire la realtà per poi affrontare l’esterno con più consapevolezza, gli ambulatori medici, gli spazi aula per fare corsi di formazione, l’ala delle palestre attrezzate per la riabilitazione.

Cuore del centro è il grande locale con la piscina «riabilitativa riscaldata dotata di varie zone di profondità e una vasca per nuoto controcorrente adatta per le riabilitazioni neurologiche e muscolo-scheletriche anche in ambito sportivo — osserva Ruvioli —. L’intero centro è improntato a una finalità non esclusivamente terapeutica, ma di sostegno formativo, ludico e di servizi alle famiglie con bambini con disabilità. Il nostro centro che vuole essere aperto a tutti, proprio perché attento ai più fragili».

Sono i termini ‘cura’ e ‘prendersi cura’ su cui Ruvioli insiste, mostrando l’area dei laboratori e quella degli ambulatori fra i quali un ambulatorio dentistico per bambini curato dalla Società Italiana di Odontostomatologia per l’handicap. «Abbiamo voluto spazi luminosi, la luce naturale sarà una costante, il dialogo con l’esterno pure — spiega —. Il segno della trasparenza e della visibilità dà l’impronta al nostro agire, abbiamo cercato di coinvolgere persone e professionisti che abbiano voglia e la predisposizione di prendersi cura degli altri». Mentre parla Ruvioli cammina nei locali del futuro centro Cr 2 Sinapsi vedendo quello che ancora non c’è, un sogno che si realizza ed ha il sorriso della maestra Silvia, gli occhi azzurri di Orlando.

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