L'ANALISI
08 Giugno 2024 - 05:15
L'assessore Bordo e la nutria davanti alla sede distaccata del Pacioli
CREMA - Pare che pure le nutrie si siano rese conto di quanto sia importante l’istruzione. E infatti, hanno preso casa in via Dogali, di fianco alla sede distaccata dell’istituto superiore Pacioli. E già, perché, elementari e medie le hanno già frequentate (vedi Braguti e Ombriano) e ora non si accontentano. Un grosso esemplare di questo roditore ormai di casa anche in città è stato visto e immortalato nel giardino della scuola, nei pressi della palestra. Più che di un giardino in questo momento si tratta di una giungla, con erba alta un metro. Un paradiso, dunque, per le nutrie, che notoriamente sono animali erbivori. E l’erba fresca fa gola. Il fatto che lo sfalcio, ormai da parecchi anni sia assicurato dall’amministrazione provinciale, ma con cadenze molto elastiche, favorisce l’arrivo anche di questi mammiferi originari del Sud America che, è bene ricordarlo, proliferano rapidissimamente. Le femmine possono partorire due o tre volte l’anno con nidiate di almeno cinque piccoli per volta.
Sul tema del contenimento delle nutrie, l’amministrazione comunale è seriamente impegnata ormai da tempo. L’assessore delegato all’Ambiente, Franco Bordo, ha da due anni attivato una squadra di cacciatori autorizzati e specificamente formati, per provare a ridurre la presenza di questi mammiferi nel territorio.
«In questo momento — spiega lo stesso assessore — l’attività è ferma, perché nelle campagne gli agricoltori stanno lavorando e non si può ovviamente sparare. Abbiamo già raggiunto, comunque, i 4.500 capi abbattuti, agendo nella zona che va dalla Gronda nord al Moso e da Santo Stefano fino al confine di Campagnola. L’attività riprenderà in autunno».
La squadra di cacciatori non è ancora riuscita ad intervenire in via Macello, tra il supermercato e il colatore Cresmiero, dove le nutrie scorrazzano anche sul parcheggio. «Siamo ancora attendendo l’autorizzazione — conclude il delegato all’ambiente — una volta concessa, interverremo anche in quella zona».
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