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PALAZZO PIGNANO

Verde selvaggio sulla ciclabile fantasma

Lavori fermi da dicembre, la Provincia sollecita la ditta: operai in azione o scatteranno le penali

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

04 Giugno 2024 - 05:10

Verde selvaggio sulla ciclabile fantasma

La vegetazione spontanea sta inghiottendo il tracciato della ciclabile

PALAZZO PIGNANO - Non c’è traccia di operai lungo il cantiere di quella che ormai in molti definiscono come la ciclo pedonale fantasma. Da dicembre i lavori sono fermi e con l’estrema piovosità di questi ultimi mesi, il tracciato viene progressivamente inghiottito dalla vegetazione spontanea. Si tratta del percorso di poco meno di un chilometro previsto dalla Provincia a fianco della Melotta, per collegare la ciclo pedonale di via Benzoni a Scannabue, con quella di Trescore Cremasco. Proprio l’ente cremonese ha inviato un sollecito all’impresa appaltatrice.

Se i lavori non ricominceranno la Provincia potrebbe far scattare le penali. Lo stop era stato deciso in inverno per via della difficoltà ad asfaltare e completare il tracciato in una fase dell’anno caratterizzata dalle basse temperature. Poi, da febbraio in avanti, è subentrata la frequente piovosità, che ancora non accenna a fermarsi. Un altro ostacolo per i lavori, dunque. Motivi addotti dall’impresa per non ripartire, ma adesso in Provincia hanno perso la pazienza.

Il consigliere provinciale Matteo Gorlani

«Una settimana fa abbiamo inviato un ordine di servizio proprio per la ripresa del cantiere, in sostanza un sollecito – fa sapere Matteo Gorlani, consigliere provinciale con la delega alla Viabilità –: si tratta di un passaggio obbligato visti i ritardi. Stiamo aspettando». Per quest’opera la Provincia ha definito ha investito 350mila. Nelle intenzioni c’è innanzitutto la volontà di dare un impulso alla sicurezza stradale, favorendo nel contempo la cosiddetta mobilità dolce.

Meno di un chilometro, la lunghezza del tracciato, che andrà a completare un percorso protetto, o comunque che si snoda su strade secondarie e dunque poco battute che, dal fiume Adda a Spino, permetterà di arrivare sino a Crema. Una via diretta per ciclisti e camminatori per la verità esiste già da decenni: sono le strade sterrate che costeggiano il canale Vacchelli. Con la nuova ciclabile si aggiungerà quindi un percorso più moderno e in buona parte illuminato, idoneo dunque anche per i tragitti serali.

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