L'ANALISI
01 Giugno 2024 - 20:33
CREMONA - Valorizzare il verde urbano per recuperare i luoghi e la memoria storica cremonese. Questo il progetto di Forza Italia che oggi ha illustrato una serie di aspetti del degrado urbano e a come intervenire per ripristinare una gestione del verde pubblico attenta alle necessità naturalistiche e all’identità cittadina. Ha introdotto i lavori l’azzurro Federico Fasani, consigliere comunale uscente: «Cremona non ha certo il problema della carenza del verde, sia urbano che extraurbano. In questi anni, tuttavia, l’approccio al verde è stato dettato da logiche quantitative, mentre è evidente che l’unica chiave di lettura corretta sia quella della valorizzazione qualitativa sul piano ambientale, paesaggistico e sociale».
Sono poi intervenuti il professionista Alessandro Rossi, che ha proposto di dedicare uno spazio in città alla memoria dell’illustratore Tony Wolf, e i candidati di Forza Italia Davide Sacchetti e Renato Guizzardi da anni impegnati come guardie ecologiche volontarie nel Plis del Po e del Morbasco. Sacchetti e Guizzardi hanno presentato alcune immagini della città, evidenziandone limiti e criticità che «dimostrano – spiegano – mancanza di visione e carenza di competenze in ordine a progettazione, programmazione e manutenzione del verde urbano».
Sulla progettazione, l’esempio è viale Po. «È evidente una confusione nell’impianto funzionale del viale, in particolare le aree dedicate ai pedoni, ai cicli e alla sosta, in quello che dovrebbe essere il viale di ingresso della città. Inoltre, sono molte le piante morte, capitozzate e non sostituite, così come è evidente l’incuria di siepi e parti a raso». Il secondo esempio sono le Montagnole di piazza Roma, la cui intera area «giace transennata e abbandonata da 5 anni. Una condizione inaccettabile per una città che ambisce a sviluppare la propria vocazione turistica».
I due candidati hanno poi segnalato la gravità dell’assenza di una «programmazione efficace e puntuale degli interventi di manutenzione e ripiantumazione, supportata da un piano economico coerente. Sono centinaia gli alberi recisi all’altezza di 1,5 metri circa, e mai sostituiti. Tale negligenza non genera un danno ambientale e riflessi negativi sul paesaggio urbano, sul decoro e sull’utilizzo degli spazi della città. Le indecorose immagini di via Antica Dogana, dove campeggiano residui abbandonati di alberi mozzati circondati da strutture metalliche ammaccate, così come quelle di via Genala, di piazza Castello e di tante altre strade cittadine, testimoniano l’incapacità di intervenire in modo coordinato».
Infine, la manutenzione del verde, che non può essere limitata al semplice sfalcio dell’erba e potatura degli alberi, ma «deve prevedere interventi frequenti e strutturati, allo scopo di mantenere la piena fruibilità, in sicurezza, dei luoghi». Qui l’esempio cade sullo stato di abbandono del parco del Morbasco Sud, negli accessi della via Primo Maggio, «dove oltre agli alberi caduti e mai rimossi, sono presenti cospicui quantitativi di rifiuti abbandonati da lungo tempo». Fasani ha poi evidenziato il nuovo approccio metodologico, proposto da Forza Italia e accolto dalla coalizione, rispetto alla pianificazione e programmazione del verde e della qualità urbana, secondo tre direttrici fondamentali: cura e integrazione del patrimonio verde esistente; tematizzazione dei luoghi, a cui vengono conferite funzioni specifiche; intitolazione degli spazi a illustri personalità cremonesi, valorizzandone i tratti caratteristici e quindi la memoria storica.
L’incontro si è concluso con l’intervento del candidato sindaco del centrodestra, Alessandro Portesani: «Vogliamo investire per una migliore fruibilità e vivibilità degli spazi verdi urbani. Ciò può avvenire attraverso una valorizzazione integrata di tutto il patrimonio artistico, culturale e ambientale della città. La praticabilità di queste proposte passerà attraverso l’individuazione di un soggetto attuatore dotato di competenze e capacità finanziaria come Aem. Lo strumento privilegiato sarà per noi quello del concorso di idee aperto a tecnici, artisti e designer, secondo una trasparente collaborazione tra pubblico e privato». Sull’attenzione al verde pubblico, Portesani ha anche lanciato, proprio ieri, una proposta di riqualificazione delle undici aree di sgambamento per cani e la creazione di nuove aree: «Un tema da anni trascurato dalla giunta Galimberti/Virgilio. La mancata cura del verde cittadino può alimentare la comparsa dei forasacchi, erbacce infestanti pericolosissime per l’animale».
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