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CREMONA AL VOTO

«Fondi alle coop socio sanitarie»

Virgilio: «Giusto riconoscere e valorizzare un settore essenziale. Gli operatori meritano condizioni di lavoro e retribuzioni adeguate»

La Provincia Redazione

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31 Maggio 2024 - 19:30

Spesa sociale, oltre 10 milioni: «E avanti così è insostenibile»

CREMONA - Il Comune avvia il percorso istruttorio per aumentare le risorse da destinare all’adeguamento dei costi dovuti al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le cooperative del settore socio-sanitario assistenziale-educativo. Nell’ultima riunione di mandato, la giunta ha approvato un atto di indirizzo per adeguare i costi e le tariffe e per assicurare il giusto compenso ai lavoratori del settore.

«Questo rinnovo rappresenta un atto significativo verso il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro svolto in questi settori cruciali, un importante passo avanti per garantire condizioni di lavoro dignitose e adeguate retribuzioni, riconoscendo il valore del lavoro svolto dalle cooperative sociali» commenta il vice sindaco Andrea Virgilio, che al comparto dedica attenzione anche nel suo programma elettorale.

Una delle principali novità introdotte con il rinnovo del contratto è l’aumento degli stipendi di circa il 15%. Questo incremento, a regime, sarà accompagnato da un analogo aumento del costo del lavoro. «Una misura fondamentale per adeguare le retribuzioni alle responsabilità e all’importanza del ruolo svolto dai lavoratori del settore socio-sanitario ed educativo».

«Negli ultimi anni, e in particolare durante la pandemia — spiega Virgilio — è emersa ancora di più l’importanza delle professioni socio-sanitarie». Il riconoscimento: «Questi lavoratori sono stati in prima linea nel garantire assistenza e supporto ai soggetti più fragili della nostra società. Il loro impegno e la loro dedizione hanno dimostrato quanto sia cruciale il loro lavoro per il benessere collettivo» il pensiero di Virgilio.

«La valorizzazione della cooperazione sociale e delle persone che vi operano – aggiunge Virgilio — non può prescindere dal riconoscimento del loro ruolo da parte delle istituzioni e dei soggetti pubblici. È necessario che questi enti comprendano e sostengano il valore inestimabile che le cooperative sociali apportano alla comunità, attraverso servizi essenziali e interventi mirati all’inclusione sociale. Un mondo cooperativo che si prende in carico il benessere e la tutela dei suoi lavoratori, e che ha contribuito alla definizione di questo nuovo accordo, è un elemento di stimolo per tutti quanti a partire dalle realtà pubbliche che quotidianamente hanno a che fare con questa realtà».

Le cooperative non sono soltanto il braccio operativo degli enti pubblici, ma con la riforma del terzo settore, secondo l’attuale vice sindaco, aspirante primo cittadino per il centrosinistra, «possono contribuire alla definizione di percorsi di coprogrammazione e coprogettazione».

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