L'ANALISI
31 Maggio 2024 - 15:47
CREMONA - Sono trentaquattro i paesi della provincia di Cremona che avranno una sola lista in corsa per le elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno. E dove non ci sono almeno due compagini pronte a contendersi il futuro dell’amministrazione comunale, lo spauracchio è rappresentato dal quorum. Anzi, dal doppio quorum.
In caso di lista unica, infatti, la legge attuale prevede si debba raggiungere un quorum di votanti pari ad almeno il 40% degli aventi diritto e naturalmente di questo 40% la maggioranza di voti validi, ovvero il 50% più uno. Nel caso in cui questi requisiti non venissero soddisfatti, l’elezione non risulterebbe valida e il comune verrebbe commissariato. Cosa che i tanti candidati sindaci coinvolti sperano fortemente di evitare. Naturalmente, anche il dissenso, tramite schede nulla, o l’astensione, tramite scheda bianca, rappresentano una espressione di voto. E proprio in questa diversità sta effettivamente il senso del voto e l’attesa della vigilia: si raggiungerà il primo quorum del 40%? E, in caso affermativo, in candidato sindaco avrà la maggioranza dei voti che lo sostengono?
Anche cinque anni fa, nella tornata elettorale del 2019, i paesi con una sola lista erano decisamente parecchi, ma tutti i candidati sindaci, tranne Giacomo Zaffanella a Persico Dosimo, vennero confermati. Per queste elezioni amministrative i paesi ad una sola lista rimangono sempre tanti, probabilmente il numero più alto degli ultimi decenni, ma gli scenari sono cambiati. Alcuni dei paesi che nel 2019 erano a lista unica ora ne hanno almeno una paio tra cui gli elettori possono confrontarsi «perché la possibilità di scelta è sempre molto democratica», mentre paesi con addirittura tre liste cinque anni fa ora a fatica ne hanno presentata una.
Colpa della generale disaffezione verso la politica, la minor partecipazione attiva da parte dei cittadini verso l’istituzione Comune e, come sottolineano anche molti candidati sindaci, la difficoltà sempre più crescente di amministrare i paesi e trovare persone competenti e motivate che possano e vogliano farlo.
Le sempre maggiori responsabilità che questo ruolo richiede fanno poi da ulteriore deterrente alla scelta di candidarsi a servizio della comunità.
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