Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

GADESCO PIEVE DELMONA

Carmen, l’ultimo gesto regalato agli altri

Volontaria molto conosciuta, dopo il malore fatale. Espiantati gli organi presso l’ospedale Maggiore

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

31 Maggio 2024 - 05:20

Carmen l’ultimo gesto regalato agli altri

GADESCO PIEVE DELMONA - Ha dedicato la sua vita alla famiglia e nell’aiutare il prossimo: i più fragili, i malati. E lo ha fatto su più fronti. Nel suo lavoro da operatrice socio sanitaria alla casa di cura Figlie di San Camillo. Accompagnando le persone a Lourdes. E nell’oratorio della sua parrocchia, sempre attiva, in prima linea anche quando c’era da impastare uova e farina e preparare i marubini per raccogliere fondi.

Aveva un cuore gonfio di bontà Carmelita, per tutti Carmen, Bonvicini. Un’improvvisa emorragia cerebrale se l’è portata via all’età di 69 anni. Il suo ultimo atto di generosità: ha donato gli organi, secondo le volontà espresse in vita. Il suo cuore, i suoi bellissimi occhi azzurri, il fegato, i polmoni, i reni e la cute salveranno altre vite.

All’ospedale Maggiore l’intervento di espianto degli organi è durato circa 12 ore, cominciato intorno all’una dell’altra notte.
C’è una fotografia. Carmen sorridente, elegante nell’abito color turchese come i suoi occhi. Sul retro, la scritta: ‘Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è di donarlo’. «Secondo noi, questa frase racchiude in pieno il senso del suo gesto bellissimo. È una frase che abbiamo letto in un quadretto appeso nel reparto di Terapie Intensive», racconta Nicola, vice ispettore della squadra mobile, primo figlio di Carmen e Mauro Ghisolfi, fratello di Erika.
Carmen e Mauro, una vita insieme, nonni «innamorati» di Emma, 17 anni, figlia di Nicola e Valeria, e del piccolo Giovanni, figlio di Erika e Roberto.

L’ultimo bacio, nonna Carmen, lo ha dato ad Emma sabato sera. Con il marito e la famiglia era andata al Teatro Ponchielli per lo spettacolo di danza della nipote. Papà Nicola non c’era. Era giù a Nettuno per un corso. Una bella serata, gli abbracci, Carmen che regala alla nipote un mazzo di fiori. Le dà un bacio. L’ultimo. Poi quel «mal di testa fortissimo» mentre i coniugi stavano raggiungendo l’auto. La corsa in ospedale, l’intervento chirurgico d’urgenza, la Terapia Intensiva. E Nicola che si è immediatamente messo in viaggio di notte.

Ai familiari, i medici avevano detto che la situazione era irreversibile, non c’erano speranze. «Nella nostra commozione — prosegue Nicola —, io e mia sorella ci siamo detti: ‘La mamma avrebbe voluto fare ancora del bene’. Lo abbiamo detto al medico: ‘Vorremmo donare gli organi’». E il medico: «La mamma vi ha anticipato: aveva già firmato in Comune per donare gli organi». Mamma Carmen era sempre avanti nella sua generosità. Come ha raccontato a Nicola un ragazzo dell’oratorio: «Tu proponevi una cosa, la vostra mamma l’aveva già fatta». Oggi alle 16.30, nella chiesa parrocchiale l’ultimo saluto a Carmen, una vita dedicata alla famiglia, ai più fragili e ai malati. Sino all’ultimo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400