L'ANALISI
17 Aprile 2024 - 19:37
CREMONA - Sabato nella sala del centro Agorà di Castelverde, si è svolta l’assemblea elettiva ordinaria che ha delineato il direttivo dell’Aido per il quadriennio 2024/2028. Molte le conferme ma qualche new entry. In rappresentanza della sede regionale lombarda era presente Enrica Negroni, vicepresidente vicaria regionale. Il sindaco Graziella Locci ha portato il saluto del Comune.
Con voto unanime è stato confermato il presidente Francesco Pietrogrande. L’Aido Provinciale di Cremona dunque riparte, ma lo fa rimanendo nel segno della tradizione anche con i nuovi consiglieri, con l’obiettivo di dare nuovo impulso e nuova linfa vitale alla sezione che conta 15.464 iscritti su venti gruppi sparsi su tutto il territorio provinciale.
«La donazione degli organi è una questione seria e complessa — spiega Pietrogrande — che merita qualche momento di riflessione, almeno una volta nel corso della propria vita. Oggi in Italia più di 8mila persone sono in attesa di un trapianto: per molte di queste è una lotta tra la vita e la morte, che può essere vinta solo grazie a una donazione».
Diventare donatori è molto semplice, basta avere compiuto la maggiore età (non esiste un limite massimo perché si può donare fino in età avanzata). Per alcuni organi vale ‘l’età biologica’ piuttosto che quella anagrafica. Ci si può iscrivere all’Aido oppure esprimere il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti presso le anagrafi comunali, al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità oppure presso gli uffici delle Asst.
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