L'ANALISI
30 Maggio 2024 - 19:49
CREMONA - Lui 47 anni, lei 16. Una storia sentimentale nata nell’ambito di un’attività sportiva amatoriale. E quando i genitori della minorenne lo hanno scoperto, hanno denunciato l’uomo, tra l’altro impegnato (conviveva con una donna). Ma se il rapporto sessuale tra l’adulto e la sedicenne (dunque non infra 14enne) «è consenziente», il reato non c’è. Processato con l’abbreviato, l’imputato oggi è stato assolto ‘perché il fatto non sussiste’. Ed è stato assolto, con la stessa formula, dall’altra accusa. Ovvero di aver ceduto spinelli alla sedicenne durante i loro incontri intimi. In questa vicenda resta una condanna per sostituzione di persona: 8 mesi di reclusione, perché per far accedere in un motel la minorenne, l’uomo allungò la carta di identità della sua convivente. I fatti risalgono all’autunno del 2021. Il pm aveva chiesto la condanna dell’uomo a 2 anni e 8 mesi di reclusione.
Parlando da padre, ha definito «riprovevole» il comportamento del suo assistito, «la storia con una minorenne». Da difensore dell’imputato, l’avvocato Vito Alberto Spampinato si è detto «soddisfatto» di com’è andata a finire, di aver fatto cadere «le accuse principali». La prima: violenza sessuale. La Procura aveva contestato all’imputato di aver abusato «dei poteri connessi al suo ruolo di istruttore, nonché del rapporto fiduciario instauratosi negli anni con la propria allieva affidatagli dai genitori». «Abbiamo dimostrato che il mio assistito non era assolutamente un istruttore, ma un addetto alla struttura sportiva», ha precisato l’avvocato.
Storia di baci e di quattro incontri intimi consenzienti. Uno in un motel, il secondo e il terzo a casa dell’imputato, approfittando del fatto che la sua convivente fosse via, il quarto a casa della sedicenne, all’oscuro, ovviamente, dei genitori che erano via. È caduta l’accusa di aver offerto alla sedicenne e di averle fatto fumare degli spinelli durante quei quattro incontri. «Fatto di lieve entità per la modica quantità complessiva della sostanza», è scritto nel capo di imputazione, nel quale al 47enne si contestava l’aggravante «di aver destinato la sostanza stupefacente a persona di età minore».
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