L'ANALISI
27 Maggio 2024 - 18:22
Fabio Bertusi
CREMONA - Esplode il ‘caso Bertusi’. Lo innescano, nelle pieghe di una campagna elettorale sin qui contraddistinta da una quota minima di veleno, Lega, Forza Italia e Udc. Nello specifico, i quattro referenti principali dei partiti nel territorio: Simone Bossi e Tiziano Filipponi, segretari del Carroccio cremonese e cremasco; Gabriele Gallina, coordinatore provinciale di Forza Italia, e Giuseppe Trespidi, segretario provinciale dell’Udc. Si rivolgono direttamente al presidente della Provincia, Paolo Mirko Signoroni, al segretario provinciale del Partito Democratico, Vittore Soldo, e al candidato sindaco del centrosinistra, Andrea Virgilio.
Subito al dunque, al ‘sospetto’ di una ‘influenza’ particolare: «Chiariscano pubblicamente quale sia il loro rapporto politico e partitico con Fabio Bertusi e con quel ‘piccolo gruppo di potere’ che vede al suo interno soggetti tesserati in diversi partiti del centrodestra e del centrosinistra».
Avanzano un interrogativo preciso, Bossi, Filipponi, Gallina e Trespidi. Destinatari, i soliti tre: Signoroni, Soldo e Virgilio. E al centro della domanda, con il direttore generale di Fondazione Sospiro, Fabio Bertusi, un altro degli aspiranti primi cittadino in corsa a Cremona, Ferruccio Giovetti, che a Sospiro è direttore sanitario. Lo sfondo, chiaro, è il voto a Cremona.
«Chiediamo se a loro non sembra strano che il direttore sanitario di Fondazione Sospiro, Ferruccio Giovetti, dove Fabio Bertusi ricopre il ruolo di direttore generale, si sia candidato sindaco a Cremona in disturbo alla coalizione ufficiale del centrodestra che candida Alessandro Portesani, offrendo un possibile beneficio alla candidatura di Andrea Virgilio. E chiediamo come valutino il fatto che Paolo Abruzzi, membro del consiglio di amministrazione della stessa Fondazione Sospiro, sia stato candidato da Bertusi e poi nominato da Signoroni, con il benestare di Vittore Soldo, nel cda di una società partecipata».
Il riferimento è a Centro Padane, con le nomine del nuovo consiglio di amministrazione andate subito di traverso a una parte di centro destra e, in particolare, dentro Fratelli d’Italia, con il consigliere regionale Marcello Ventura intervenuto non a caso, nei giorni scorsi, a declinare le ragioni della scelta.
Domanda numero due. Simile la forma, differenti contenuto e fronte aperto, spalancato con vista voto a Casalmaggiore: al centro, questa volta, il consigliere provinciale Matteo Gorlani e Orlando Ferroni, candidato sindaco a Casalmaggiore.
«Chiediamo inoltre a Signoroni, Soldo e Virgilio se non sembra loro strano che il consigliere provinciale Gorlani, uomo palesemente vicino a Bertusi, che con il suo voto in consiglio provinciale sorregge e garantisce la maggioranza allo stesso Signoroni e anche al Pd di Vittore Soldo, abbia autenticato le firme per Orlando Ferroni, uomo anch’egli palesemente vicino a Bertusi e ad Abruzzi, il quale si è candidato a Casalmaggiore, anche in questo caso in disturbo alla coalizione ufficiale di centrodestra».
Che candida Filippo Bongiovanni.
Domanda numero tre: l’ultima. Spaccata in due. Appare retorica nella prima parte.
«Chiediamo a Signoroni, Soldo e Virgilio se ritengono che queste ‘coincidenze’, o ‘indizi’, o ‘prove’, siano percepiti dagli elettori come esempi di buona politica, di una politica trasparente e democratica e se generino fiducia negli elettori».
È certamente velenosa nel suo sviluppo: «Oppure se pensano siano percepiti come sintomi della più cinica e oscura politica dell’inciucio, con l’effetto di allontanare i cittadini dalla politica e di alimentare l’astensionismo?».
Richiesta finale: «Crediamo che Signoroni, Soldo e Virgilio debbano fornire un chiarimento pubblico — è la convinzione di Bossi, Filipponi, Gallina e Trespidi —. Non solo agli iscritti dei loro partiti, ma anche e soprattutto a tutti gli elettori di Cremona città e della provincia».
Arriverà? Arriverà...
A seguito del comunicato dei segretari di Lega, Forza Italia, Udc, l'avvocato Cristiana Nadia Olivieri precisa che Fondazione Sospiro è estranea a qualunque gioco della politica:
"Gentilissimo Direttore,
scrivo per incarico dell’Istituto Fondazione di Sospiro Onlus, con sede in Sospiro, P.zza Libertà n. 2, in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore Cav. Giovanni Scotti, avendo preso visione dell’articolo uscito online in data odierna con il quale viene ancora dato risalto all’iniziativa dei quattro referenti di partito - Lega, Forza Italia e Udc - che, nuovamente ed immotivatamente, ricollegano a Fondazione Sospiro scelte di impegno civico e/o politico di soggetti i quali, pur rivestendo nella stessa ruoli e funzioni di gestione a vari livelli, nulla hanno a che vedere con gli scopi e l’attività della medesima (cura e assistenza ad anziani e soggetti fragili).
Trattasi invece di scelte del tutto personali che non possono e NON DEVONO essere ricollegate – neppure in via incidentale – con Fondazione Sospiro laddove l’accezione del tutto negativa e priva di fondamento della narrazione riferita ai soggetti nell’articolo menzionati non fa che ripercuotersi negativamente sull’immagine dell’Ente da me rappresentato.
Alla luce di quanto sopra esposto, Fondazione Sospiro si riserva di intraprendere nelle opportune sedi ogni iniziativa giudiziaria volta alla più ampia tutela della stessa e della propria immagine nei confronti di tutti i soggetti, nessuno escluso, che verranno ritenuti responsabili.
Le chiedo pertanto di voler divulgare la presente in occasione dell’eventuale prossima pubblicazione sul Giornale della notizia riportata nell’articolo qui richiamato".
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