L'ANALISI
25 Maggio 2024 - 21:21
CREMONA - Un dialogo tra amministratori locali, ma anche un’occasione di confronto e condivisione di buone pratiche sui temi del Pnrr, del destino dei centri storici, della sicurezza e dei trasporti. Oggi pomeriggio Largo Boccaccino si è trasformato in un palco naturale per l’incontro tra Andrea Virgilio e i sindaci delle città vicine: c’era Laura Castelletti, primo cittadino di Brescia; Giorgio Gori di Bergamo e Katia Tarasconi di Piacenza. Ad aprire il confronto ai piedi della Cattedrale Lena Yokoyama ha eseguito alcuni brani di Morricone, Vivaldi e Piazzolla che hanno risuonato per le vie del centro storico attirando cittadini e visitatori che si sono assiepati di fronte al comitato elettorale di Cremona sei tu.
«La performance di Lena mi rimanda ai tempi difficili del covid — esordisce Virgilio — quando aveva suonato simbolicamente sul tetto dell’Ospedale Maggiore. Tempi in cui le amministrazioni si sono trovate in grande difficoltà nella mancanza di linee guida dal governo. E mi fa ripensare alla grande lezione di quel periodo ovvero che da soli non si va da nessuna parte, dalle difficoltà sono nate alleanze e reti relazioni che ancora oggi durano e orientano la nostra attività amministrativa».
Esempi di collaborazione che oggi ispirano la gestione dei finanziamenti Pnrr tanto fondamentali per il rilancio post-pandemico ma altrettanto complessi da gestire, soprattutto per i comuni più piccoli: «L'amministrazione non funziona come Amazon prime — dice Tarasconi — bisogna fare i bandi, i progetti e tutti gli studi del caso. Questo inevitabilmente allunga i tempi laddove il cittadino si aspetta delle risposte subito. Ora il governo sta valutando di tagliare i finanziamenti alla spesa corrente: una follia per quei comuni che hanno già annunciato progetti con investimenti anche ingenti dalle proprie casse».
E dentro alle città che cambiano si delineano nuove esigenze che vanno intercettate e governate: «Si pensi alla movida: certo servono i regolamenti ma altrettanto serve la capacità di indirizzare il fenomeno ad esempio animando altre zone della città — spiega Gori —. Ma per farlo l’amministrazione deve assumersi quel ruolo di regiua che le spetta, ponendosi in ascolto e dialogo con la cittadinanza». Una valutazione ripresa anche da Castelletti, per dieci anni vicesindaca in città prima di diventare primo cittadino: «I vicesindaci stanno sul campo e lavorano ‘nell’ombra’, questo lo sappiamo bene io e Andrea. Per affrontare le sfide di un mondo sempre più complesso abbiamo però bisogno di portare alla luce questo lavoro e di condividere in momenti come questi le buone pratiche definendo progetti comuni».
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