L'ANALISI
25 Maggio 2024 - 20:08
CREMONA - Tra profumi di ricette tipiche del Far West americani e nitriti di cavalli al trotto prosegue la 37ª edizione del Salone del Cavallo in Fiera. E a Ca’ de Somenzi è stata un’altra giornata da tutto esaurito. In particolare, nella giornata di oggi si sono svolte numerose gare che hanno visto protagonisti cavalli e cavalieri soprattutto nelle discipline del Cutting e del Team Penning. Sfide che hanno entusiasmato i numerosi visitatori presenti, che tra una sfida e l’altra hanno avuto l’opportunità di scegliere se acquistare dei semplici cappelli da cowboy nei numerosi stand espositivi presenti o addirittura dei pick-up americani dalle dimensioni XXL schierati uno dietro l’altro all’ingresso della fiera.
Partiamo dal Cutting, disciplina che ha visto come protagonisti nel Padiglione 2 più di 100 cavalli e cavalieri provenienti da ogni angolo d’Europa. Dalla Svizzera alla Francia, dall’Ungheria alla Repubblica Ceca. In Italia, infatti, il Cutting è rinomato per avere un livello di qualità di gare molto alto, tale da attirare tantissimi concorrenti. Una curiosità: il giudice di gara, di origine californiana, è uno dei più giovani, ma allo stesso grande veterano di questo ramo, vincitore nella sua carriera di numerosi premi. In sintesi, il Cutting, regina della specialità western nonché il tipo di gara più sentito negli Stati Uniti d’America, consiste nell’abilità del cavaliere di allontanare due o tre vitelli dalla mandria, situata all’estremità dell’arena, e impedire loro di tornarci.
Tutto questo in massimo due minuti e mezzo e senza ovviamente nuocere alle bestie. Risulta evidente dunque, l’importanza del ‘Cowsense’, come lo chiamano qui. Il cavaliere deve infatti essere bravo nel prevedere i movimenti dei vitelli e il punteggio per indicare il vincitore viene stabilito in base a tanti fattori, come per esempio l’istinto naturale del cavallo o la pressione dei vitelli nel voler tornare dai loro simili. Anche per quanto riguarda il Team Penning, l’entusiasmo da parte del pubblico seduto sulle gradinate delle tribune nel Padiglione 4 era alle stelle.
Spalti gremiti di gente proveniente da ogni dove (numerosi i francesi e naturalmente gli americani) e di tutte le età. Per coloro che non fossero esperti di questo mondo le discipline del Cutting e del Team Penning potrebbero risultare a prima vista simili (l’obiettivo è sempre infatti quello di allontanare dei vitelli dalla mandria e isolarli dal resto del gruppo), ma in realtà esse differiscono per molti aspetti. In primis dal numero dei cavalieri in gioco, che nel Team Penning sono tre invece che uno. I partecipanti sono stati più di 100, suddivisi rispettivamente nelle loro categorie di appartenenza. Nel corso del pomeriggio, sono invece poi andate in scena le gare di Cow Horse, pratica che ha sempre svolto una funzione necessaria nei ranch americani per diventare poi col tempo una vera e propria disciplina equestre.
Tanto spazio, infine, come al solito anche alla musica. Per coloro che sentissero infatti il desiderio e la necessità di distrarsi per qualche minuto dall’infinita successione di gare, oltre a rifocillarsi ai numerosi stand presenti che offrono dal Grana padano agli American Burgers, la soluzione migliore potrebbe essere quella di spostarsi al Padiglione 1 e lasciarsi trasportare con la mente verso le interminabili praterie dell’Ovest grazie alla musica country sparata a tutto volume. Il tutto rigorosamente sotto l’immensa bandiera degli Usa posta al di sopra della pista da ballo, quasi a ricordare da dove tutto parte. Domani il gran finale con orario dalle 9 alle 18 e ancora gare e tanta musica.
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