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Ferrovia chiusa, i pullman non spengono la rabbia

Autobus sostitutivi confermati, ma Matteo Piloni attacca mentre il collega Riccardo Vitari getta acqua sul fuoco

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

26 Maggio 2024 - 05:05

Ferrovia chiusa, i pullman non spengono la rabbia

Matteo Piloni e Riccardo Vitari

CREMA - La conferma del servizio di bus sostitutivi, arrivata da Trenord, non spegne le polemiche. I pullman andranno a ‘tamponare’ la chiusura della linea ferroviaria Cremona-Treviglio dal 9 al 30 giugno, necessaria per interventi di manutenzione da parte di Rfi. Ma il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni definisce comunque «sconcertante» il modo, in cui è stata comunicata ai pendolari e in generale al territorio cremasco la notizia dello stop. Sul versante opposto, il collega della Lega Riccardo Vitari ammette i disagi in arrivo, ma sottolinea: «Serve un po’ di sacrificio per tutti in questo periodo, per aver un servizio di livello qualitativo migliore».

I bus faranno la spola tra le stazioni della linea, collegando Cremona e Treviglio e passando da Olmeneta, Casalbuttano, Soresina, Castelleone, Madignano, Crema, Casaletto Vaprio, Capralba e Caravaggio. Gli orari saranno quelli delle abituali corse dei treni, ma con le incognite legate al traffico sarà difficile garantire tempi di percorrenza e puntualità. Inoltre c’è il problema del numero dei pullman, che dovrà essere adeguato alle necessità di trasporto: ogni giorno, sulla tratta ferroviaria cremasca, viaggiano mediamente 7.000 passeggeri.

Evidente che i pullman dovranno essere tarati per questa esigenza. «Trenord ho confermato quanto era stato anticipato nei giorni scorsi, in base alle voci raccolte dagli stessi utenti — evidenzia Piloni —: il motivo della chiusura sono lavori di manutenzione straordinaria della linea tra le stazioni di Treviglio e Olmeneta. Il servizio sarà garantito da un servizio di autobus sostitutivi. Ma rimangono le nostre richieste: quanti bus e in che modo? Oltre alla possibilità di utilizzare l’abbonamento annuale su altre tratte come Ponte Adda, Codogno e Lodi». 

Quindi la critica: «Venire a sapere da voci che circolavano di una cosa del genere, senza che nessuno sia stato avvisato per tempo, a partire dai pendolari e dagli stessi sindaci, è a dir poco sconcertante». I primi cittadini a loro volta hanno chiesto precise garanzie, per non creare ulteriori difficoltà a chi utilizza ogni giorno o saltuariamente i treni, per recarsi al lavoro, all’università o per altri spostamenti.

«Questo è uno dei tanti interventi che Rete ferroviaria italiana sta portando avanti sui territori lombardi — sottolinea invece Vitari, in riferimento anche alle annunciate chiusure della Cremona-Fidenza a luglio e della Cremona-Brescia in agosto, sempre per analoghi cantieri — servono per aumentare l’efficienza e rendere più affidabile il sistema e il servizio e per garantirne la sicurezza. Questi interventi si devono svolgere con chiusura della linea e questo comporta chiaramente dei disagi. I servizi sostitutivi sono generalmente condivisi con il territorio. La scelta di cominciare dopo la chiusura delle scuole è stata presa proprio per limitare il più possibile i disagi per tutti i cittadini». Vitari seguirà passo passo gli sviluppi: «Sono in contatto con l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente — conclude il consigliere — per avere progressivi aggiornamenti sugli sviluppi dei lavori».

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