L'ANALISI
24 Maggio 2024 - 11:00
CREMONA - Originario del Varesotto, 30 anni, pregiudicato, casa nel Cremonese, è finito prima in carcere, poi, dopo l'udienza di convalida, ai domiciliari, con l’accusa di aver estorto denaro a un quarantenne minacciato ripetutamente di ritorsioni se non gli avesse dato soldi per debiti pregressi. Debiti mai esistiti, in realtà. L’uomo è stato arrestato dalla squadra mobile diretta dal commissario capo Giulia Cristina, dopo l’indagine scattata in seguito alla querela presentata dal ricattato, un uomo terrorizzato che ai poliziotti ha raccontato come il 30enne gli avesse stravolto la vita tra notti insonni e la paura di finire male. Un pressing continuo di minacce.
Pretendeva 500 euro, asserendo, falsamente, di essergli creditore di migliaia di euro. Il quarantenne gli ha consegnato le chiavi della sua auto, nella speranza che si accontentasse. Non gli è bastato, le intimidazioni sono continuate. Raccolta la querela e dopo aver verificato l’attendibilità della vittima, i poliziotti si sono messi al lavoro. Hanno cominciato a tenere d’occhio l’indagato e confezionato la trappola.
Ricattatore e vittima si sono dati appuntamento in una via del centro dove il quarantenne gli ha consegnato la seconda chiave della sua auto. L’estorsore se l’è messa in tasca e si è allontanato, ma non è andato molto lontano. Lo hanno fermato i poliziotti: chiave sequestrata. Gli investigatori gli hanno poi perquisito la casa e lì hanno trovato l’altra chiave della vettura. Oltre ad alcune dosi di cocaina: per questo il 30enne è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore della droga. Caso chiuso nel giro di pochi giorni.
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