L'ANALISI
24 Maggio 2024 - 05:10
La candidata Annamaria Piccinelli con la sua squadra in auditorium
CASALMAGGIORE - ‘Filòs’ in chiave elettorale. L’ha adottato per il suo incontro a Vicobellignano Annamaria Piccinelli (Movimento Vivace e Sostenibile), che mercoledì ha incontrato i cittadini in piazza Casali. Nell’epoca dei social, dunque, c’è anche chi fa una scelta controcorrente, preferendo incontrare ‘da vicino’ i cittadini e potenziali elettori. Martedì, invece, la candidata sindaca si era presentata in auditorium a Casalmaggiore. «Ho 56 anni, insegno al Liceo Romano di Mantova, dall’età di 16 anni mi occupo di politica. Avevo iniziato con Umberto Chiarini. Mi ero anche candidata con i Verdi. Cinque anni fa sono diventata consigliera di minoranza».
Dopo l’autopresentazione dei candidati al consiglio, Piccinelli ha affrontato tutti i punti con foto e filmati, ‘pungendo’ più volte gli avversari Filippo Bongiovanni e Luciano Toscani. Primo tema la tangenziale: «Siamo l’ultimo paese a non averla, mentre Viadana e Goito hanno ottenuto parecchi soldi dal piano Marshall della Regione. Occorre spingere per avere fondi, sbloccando i 109 milioni fermi da tempo, perché è un’opera indispensabile, visto che lungo l’Asolana passano circa 20mila veicoli al giorno. Abbiamo fatto anche un esposto perché riteniamo quotidianamente violato il nostro diritto alla salute. Abbiamo acquistato delle centraline per misurare le polveri sottili e abbiamo riscontrato che per quasi otto ore al giorno viene superata la soglia di pericolo. Il sindaco è responsabile della salute pubblica e per questo vanno installate centraline Arpa che attestino ufficialmente i dati. Serve poi una indagine epidemiologica».
Ospedale: «Tutti sono responsabili della chiusura del punto nascita, deciso dalla Regione, con alle spalle leggi nazionali. Quel che serve è che il sindaco vada nei reparti a parlare con il personale, non deve limitarsi a parlare con i vertici. L’Oglio Po deve diventare attrattivo e per farlo occorre stringere accordi con l’Università». Quanto al tessuto urbano, «occorre creare aree di parcheggi satellitari, vicini al centro, acquisendo l’area Don Bosco, una vergogna, degradata da 15 anni, che il Comune potrebbe acquisire. Un’altra area, dove c’è un ‘buco’ enorme, è in via Cairoli. Sono due piani di recupero risalenti all’amministrazione Toscani che ci stiamo godendo ancora».
Piccinelli ha definito «uno scandalo» la situazione dell’ex ospedale: «Abbiamo fatto un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale, considerando che lì dentro c’è un reparto nuovo da 350mila euro mai aperto e nel frattempo la sanità territoriale è sparsa in ambienti privati per cui si spendono 137mila euro di affitti. Il Comune dovrebbe acquisire quell’area, invece di realizzare palazzetti dello sport inutili. O che qualcuno pensi a piscine coperte». La candidata ha poi parlato dell’arredo urbano, della «riviera, il nostro paesaggio, un unicum che richiede cura», del turismo «che deve diventare una voce fondamentale della nostra economia».
Casa al Mare: «È un tesoro straordinario, eppure qualcuno del gruppo Toscani vorrebbe venderla e già abbiamo corso il rischio di perdere la farmacia». Per Piccinelli serve poi «irrobustire i trasporti comunali e intercomunali», migliorare i parchi giochi («quello della Posta era meraviglioso, Bongiovanni ha speso 160mila euro per il pessimo assetto attuale»), far qualcosa per i giovani «come una piscina scoperta in Baslenga». E «il Centro Primavera va potenziato, con tante attività per gli anziani. Altro che fare un altro campo da bocce nell’ex macello: al Primavera ce n’è già uno».
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