L'ANALISI
18 Maggio 2024 - 17:31
CREMONA - E sul far dell’una sono i professori Roberto Polledri e Michele Perna che imbracciano chitarra e basso, alla batteria la professoressa di scienze motorie Maria Grazia Papetti e fra le vocalist l’ex preside Roberta Mozzi che chiudono la lunga, lunghissima notte del Torriani all’insegna di standard della canzone italiana che uniscono i docenti musicisti e gli studenti.
Il bar del Torriani ha visto esibirsi la band della scuola e ospitare i gruppi musicali del Galilei di Crema e del Romani di Casalmaggiore. E chi ha detto che le scuole tecniche non sono scuole creative? Teatro, musica, le care vecchie radio nell’atrio e il filo conduttore delle onde sonore — nell’anniversario dei 100 anni dalla prima trasmissione radio italiana e dei 150 anni dalla nascita di Marconi — hanno caratterizzato la Notte dei Musei del Torriani che ha riempito la scuola di via Seminario di ragazzi con le loro famiglie, ex studenti.
C’era solo l’imbarazzo della scelta, venerdì sera, in un lungo happening aperto dalla preside Simona Piperno che si è detta felice di una tradizione che dimostra come la scuola sia comunità, sia luogo aperto e occasione di festa. A rappresentare l’amministrazione c’era l’assessore alla cultura Luca Burgazzi.
Gli spettacoli teatrali ‘Nella notte di Gaza’ a cura di Giovanna Mosconi, Monica Ferrari e Claudia Scaravonati con gli studenti delle classi 1ª A chimica e 1ª D informatica, hanno raccontato l’orrore della guerra in corso nella striscia di Gaza. Dall’intelligenza artificiale alla violenza sulle donne sono le tematiche affrontate dai laboratori teatrali curati da Andrea Rossetti, Josita Bassani e Chiara Beccari, preceduti dalla performance Onde del liceo sportivo.
L’apertura performativa ha dato il la a una serie di dimostrazioni e di esposizioni legate al tema delle onde che hanno spaziato dalla rielaborazione grafica dell’opera di Kanagawa, all’invenzione di videogiochi legati al moto ondoso, oppure alla possibilità di trasformare il proprio timbro vocale in una rappresentazione grafica. Sono state queste alcune delle proposte che, di in aula in aula, i ragazzi del Torriani hanno proposto, mostrando i progetti didattici, realizzati durante l’anno, ma anche dimostrando una creatività e una passione davvero contagiose.
Ed è questo che passa nella lunga serata del Torriani: l’orgoglio di mostrare quanto fatto, la voglia di mettersi in gioco, di dire che si può far scuola anche divertendosi. Ed allora Diba — un ragazzino in pantaloncini corti e con un fare che più spigliato non si può — si offre per leggere le poesie finaliste del premio che gli amici del Torriani hanno voluto dedicare alla memoria di Fanfo, il professore Giuseppe Fanfoni, improvvisamente scomparso l’anno scorso. Nel suo entusiasmo Diba è contagioso e diverte, ma soprattutto dimostra la bellezza della scuola che contagia.
Il contestFanfo ha visto scrittura poetica e informatica dialogare e premiare: Edoardo Occhipinti di 5ª B lsa, seguito da Abdelrahman Abouelfetouh di 5ª A informatica e Simone Lodigiani di 5ª D informatica. La borsa di studio Diego Pagliari, scomparso 25 anni fa, è andata a Stefano Baggio della 4ª lsa, consegnata dalla dirigente Simona Piperno e dai docenti Paola Gaudenzi e Paolo Villa.
E sempre nell’ambito della Notte dei musei del Torriani sono state consegnate due Borse di studio a due studentesse dei corsi di chimica materiali e biotecnologie sanitarie per meriti di studio relativi all’anno scolastico 2022-23. Giulia Borelli di 5ª A mat e Dora Agnelli di 4ª A bio e sono state premiate dalle docenti Tina Campani e Eletta Censi dell’indirizzo chimico e da Andrea Pastorio, direttore R&D di Finchimica.
La Notte del Torriani si è confermata una manifestazione capace di dare fiducia e mostrare il meglio della scuola, mostrare cosa vuol dire fare scuola insieme, Vincenzo Senatore, responsabile dell’ufficio tecnico, osserva: «Il successo della notte è dato dal lavoro di squadra e dalla passione che le anime della scuola mettono in campo».
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