Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SORESINA

L'Avis tira il fiato: boom d’adesioni young

Nel 2024 incremento significativo di iscritti e di donazioni. Dai giovani nuova linfa alla sezione

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

16 Maggio 2024 - 18:42

L'Avis tira il fiato: boom d’adesioni young

Gli studenti delle scuole medie Bertesi in visita alla sezione dell’Avis di Soresina

SORESINA -  I biancorossi crescono e, a sorpresa, l’entusiasmo coinvolge soprattutto i giovani. Sono 450 i donatori attivi sotto la Tettoia ma il ricambio generazionale ingrana, ed è un fenomeno raro nella nostra provincia. Il trucco magico? I volontari entrano nelle scuole e, ancor di più, le invitano in ‘casa loro’.

«Mentre l’attenzione dei soresinesi è polarizzata dalla campagna elettorale e dalle imminenti elezioni, la vita associativa dell’Avis prosegue, raggiungendo traguardi che difficilmente tempo fa ci saremmo immaginati ha infatti raccontato ieri con soddisfazione il presidente Oreste Gazza – . Il numero di giovani aspiranti donatori è in continuo aumento e l’Unità di Raccolta ha prelevato 504 unità di sangue dal primo gennaio al 30 aprile, cioè sette in più rispetto 7 allo stesso periodo dello scorso anno, superando di ben 117 unità i dati del 2019, prima del Covid».

Ma non c’era carenza di donazioni e donatori un po’ dappertutto? Cosa è successo proprio a Soresina? Chi ha calato l’asso? La realtà è che i risultati non devono né esaltare troppo né deludere: l’Avis di Soresina sta davvero facendo molto bene, forse anzi ha infranto ogni record se si considera il contesto generale del territorio. Però resta attiva la sfida atavica, quella del coinvolgimento delle nuove generazioni. Ecco perché non stupisce che la prima tappa dei biancorossi sia stata proprio alle Bertesi: «Perché sì – commenta il vertice avisino – noi abbiamo contemporaneamente la fortuna di avere una città che tiene al ‘dono’ e la sfortuna di non ospitare istituti superiori, dunque possiamo fare solo attività di invito e sensibilizzazione a lungo termine –. Durante questa prima metà del mese, a tal proposito, abbiamo accolto con piacere la visita di tre scolaresche di seconda classe delle scuole medie, coi ragazzi accompagnati dai loro insegnanti (i professori Marinetti, Canevari e Rufo, ndr)». Dopo una breve presentazione di Gazza, che ha spiegato cosa fa l’Avis e perché donare il sangue è importante, il direttore sanitario Alessandro Tironi, che è responsabile dell’UdR, ha spiegato agli adolescenti l’aspetto scientifico-sanitario della missione avisina, mettendosi poi a disposizione dei giovani per rispondere a ogni domanda e curiosità.

E quella che in altri ambiti si chiamerebbe ‘tattica di reclutamento’ funziona eccome. Vuoi la capacità di spiegare in modo chiaro e conciso, vuoi la bellezza dell’idea di salvare una vita, alla fine tutti si affezionano veramente all’Avis.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400