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CREMONA

Tribunale: personale carente del 42%, ma ora Roma risponde

Vertice con Di Martino, Romanelli, Grandi e il magistrato che guida il Dipartimento organizzazione

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

14 Maggio 2024 - 05:15

Tribunale: personale carente del 42%, ma ora Roma risponde

Il tribunale di Cremona

CREMONA - Da novembre del 2020, in Tribunale non c’è il dirigente. E da febbraio di quest’anno, mancano 7 unità. Mancano le figure apicali: i direttori amministrativi (-60%) e i funzionari giudiziari( -66,67%). Mancano i cancellieri (-50%), gli assistenti giudiziari (-35,71%) , gli operatori giudiziari (-37,50) e gli autisti (33,33%). Complessivamente, la scopertura è del 42,86%. L’ufficio del Giudice di pace è messo peggio. Qui la scopertura del 100%: non ci sono il funzionario, il cancelliere e l’operatore giudiziario. E dei due assistenti previsti sulla carta, ve ne è uno solo.


La grave carenza di personale amministrativo del Tribunale è stata al centro della riunione convocata il 7 maggio scorso in videoconferenza, dall’Ordine degli avvocati, con Gaetano Campo, il magistrato che il ministro Carlo Nordio ha voluto come capo del Dipartimento organizzazione giudiziaria, personale e servizi del ministero della Giustizia. In collegamento il presidente del Tribunale, Anna di Martino, il presidente e la segretaria dell’Ordine, rispettivamente Alessio Romanelli e Cinzia Grandi, per trovare una soluzione non più procastinabile.


Nel corso dell’incontro, il presidente dell’Ordine Romanelli ha rappresentato la situazione di criticità in cui versa il Tribunale, segnalando, in particolare, che se ad oggi i giudici ci sono e non vi è più quel tournover assai rapido e frequente visto in un passato non troppo lontano, la grave carenza del personale amministrativo, in particolare nelle figure apicali, rischi di non garantire il buon funzionamento dell’Ufficio giudiziario, essendo indispensabile il supporto del personale amministrativo ai magistrati ed essendo fondamentale che sai garantito l’espletamento di tutte quelle funzioni connesse ed essenziali, anche di natura non strettamente giudiziaria.


Romanelli ha poi segnalato «la grave problematica del sostanziale blocco dell’attività dell’Ufficio Spese di giustizia nel settore del patrocinio a spese dello Stato». «Ringraziamo il presidente Campo per la disponibilità - ha detto Romanelli - . Nel corso dell’incontro, tutto orientato alla ricerca di soluzioni concrete, sono state esaminate varie possibilità di intervento sia di carattere generale sia di carattere particolare, mirate per la nostra realtà locale, quindi specifiche per Cremona. In particolare, l’analisi si è concentrata su alcune soluzioni adottabili nel breve periodo». È previsto un secondo incontro. «È già calendarizzato prima di fine mese, e riteniamo la cosa positiva in vista di una possibile soluzione. Siamo consapevoli che la situazione di difficoltà degli uffici giudiziari è generalizzata, ma l’impressione è che vi si ala volontà e la possibilità di intervenire a supporto del Tribunale di Cremona, come già fatto in casi analoghi in altri territori, per questo rimaniamo fiduciosi, augurandoci che anche li tempi di intervento possano essere più rapidi possibili».

Gaetano Campo, Anna di Martino e Alessio Romanelli


L’incontro con Campo è una delle iniziative promosse dall’Ordine degli avvocati che non è mai rimasto sordo ai ripetuti appelli lanciati dal presidente del Tribunale, anzi. All’assemblea straordinaria del 14 febbraio scorso, gli avvocati avevano approvato una una mozione, invitando il ministero della Giustizia «a dar corso senza indugio ad ogni necessario intervento al fine di garantire la presenza di tutte le figure lavorative previste dalla pianta organica del personale del Tribunale di Cremona» e altresì invitando «tutte le istituzioni locali e tutti i rappresentanti eletti nel territorio ad attivarsi in ogni sede a a fare tutto quanto in loro facoltà al fine di risolvere il problema della grave carenza di personale del Tribunale Di Cremona». Il 24 marzo successivo, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione con la quale ha impegnato il sindaco e la giunta a «sollecitare con forza e determinazione il ministero della Giustizia e la Corte d’Appello di Brescia a dar corso, senza ulteriore indugio, ad ogni necessario intervento» per colmare i vuoti nell’organico.

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