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CREMONA VERSO IL VOTO

All'ex bar Negresco il centrodestra incontra i commercianti

Portesani: «Con noi subito riduzione Imu a chi affitta, un City Manager per coordinare l'offerta culturale della città e revisione della Ztl»

La Provincia Redazione

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12 Maggio 2024 - 19:58

All'ex bar Negresco il centrodestra incontra i commercianti

CREMONA - Negli evocativi spazi dell'ex bar Negresco, chiuso da anni, il centrodestra si è voluto riunire con i commercianti per parlare del tema del commercio e del turismo della città. Ha introdotto e moderato l’evento Alessandro Rossi, candidato nella lista di Forza Italia, spiegando di aver scelto questo locale per dare un segnale positivo alla città. Un luogo evocativo di una Cremona viva e attrattiva. Dopo di lui sono intervenuti Anna Maramotti (Novità a Cremona) che fa sottolineato la vocazione di Cremona come città commerciale, Giacomo Zaffanella (Lega), Rita Maria La Fata (Fratelli d'Italia) che hanno testimoniato le loro esperienze di esercenti sia del centro storico che della prima cintura. Ha chiuso gli interventi dei candidati Jane Alquati che ha posto l’esigenza di potenziare offerta turistica con i comuni dell’intera provincia.

Poi gli interventi dei due presidenti di categoria, apprezzati dal pubblico, Gaia Fortunati (Confesercenti) e di Andrea Badioni (Confcommercio). «Non tutto il centro storico ha lo stesso valore - ha detto Fortunati -. Il Duc è strumento importante perché è l'unico tavolo a cui i commercianti si siedono. Ma non tutti gli inviati partecipano. Noi dobbiamo metterci in discussione. Il commercio non ha colore. Le possibilità noi le cogliamo quando ci sono, ma non siamo preparati. Serve molta formazione». 

«Confcommercio - ha spiegato Badioni - ha investito quasi 1 milione per formare oltre 600 aziende. Il Duc deve essere un tavolo di ascolto vero, non di ascolto di ciò che è già stato pensato. Stiamo perdendo il baricentro di interesse, che è troppo spostato fuori. Ci vuole programmazione. Non siamo contro gli investimenti, ma ci deve essere però compensazione culturale verso il centro della città. Cremona è grande struttura culturale e sociale». 

 

 

«Quello che si è verificato negli ultimi dieci anni a Cremona è stato un vero sacco compiuto verso la città e verso il commercio di vicinato perpetrato con il concorso colpevole della giunta Galimberti-Virgilio - ha detto Alessandro Portesani -. La politica non solo non ha fatto nulla per salvare i negozi del centro dalle congiunture globali (come il commercio elettronico), ma ne ha addirittura accentuato la crisi permettendo un vero e proprio assalto dei supermercati dentro e fuori il tessuto urbano. Noi a questo cercheremo di porre rimedio». 

«La situazione è drammatica e i numeri, non di un partito politico, ma delle associazioni di categoria inchiodano il centrosinistra alle sue gravissime responsabilità politiche e sociali. Nell’ultimo decennio 123 sono stati gli esercizi chiusi – ha incalzato Portesani -. Percentuali spaventose nel centro storico dove il 30% degli esercizi commerciali ha abbassato la saracinesca senza più rialzarla. Numeri da far tremare i polsi dell’economia anche in periferia dove, sempre secondo Confcommercio Cremona, oltre il 24% dei commercianti ha detto addio alla professione. Un danno terribile al tessuto economico e sociale di tutto il comune».

«Il centro-destra è pronto a mettere mano alla situazione. Abbiamo proposte importanti - ha continuato Portesani - Partendo da una leva fiscale significativa: l’agevolazione dell’Imu per i proprietari di immobili che decidono di affittare i loro stabili secondo un equo canone che come amministrazione andremo a stabilire. Non solo: revisione della viabilità di accesso al centro, dei limiti e delle zone dedicate alla ZTL con una regolamentazione differente e concordata all’interno di un tavolo in cui siederanno rappresentanti del Comune, delle categorie economiche e dei residenti. Attivazione di una cabina di regia (coordinata da un City Manager) che coordini le diverse offerte culturali già presenti in città ed oggi sconosciute o poco valorizzate, e che integri l’offerta turistica e commerciale della città, ritornando a pensare ad eventi di respiro nazionale ed internazionale. E ancora, creazione di un regolamento che da un lato agevoli la concessione dei plateatici in particolare, nelle aree pedonali e che contenga direttive di omogeneità e di decoro».

«Molte anche le iniziative legate al turismo. Utilizzo delle nuove tecnologie per gestire big-data e realizzare azioni di marketing e fidelizzazione targettizzate verso turisti e cittadini. Differenziare l’offerta culturale che tocchi tutte le esigenze e i gusti dei cittadini; creazione e riqualificazione di spazi adeguati per esposizioni, mostre e concerti; valorizzazione del Po come principale elemento di attrattività turistica (in linea con previsioni Masterplan 3C); potenziamento dell’Ente Fiera e maggiore connessione tra eventi fieristici e città (eventi fuori salone). Ed infine biglietto cumulativo di tutti i musei cremonesi e buoni sconto sulla seconda visita sia da parte degli alberghi che da parte dei ristoratori» ha concluso  Portesani.

 

 

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