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CREMONA VERSO IL VOTO

Virgilio, picnic e relax con i candidati consiglieri

Iniziativa del candidato di centrosinistra che oggi pomeriggio ha chiamato a raccolta buona parte della sua coalizione nell'area attrezzata del Parco Lungo Po Europa

La Provincia Redazione

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12 Maggio 2024 - 19:21

Virgilio, picnic al parco del Po

CREMONA - Un picnic con i candidati consiglieri e le loro famiglie. È l'iniziativa elettorale organizzata dal candidato sindaco di centrosinistra Andrea Virgilio, che oggi pomeriggio ha chiamato a raccolta buona parte della sua coalizione nell'area attrezzata del Parco Lungo Po Europa, vicino alle Colonie Padane, per trascorrere un paio d'ore insieme. Pranzo rigorosamente al sacco per tutti: era l'unica regola della reunion, che ha visto arrivare sul prato dell'area lungo il fiume una cinquantina di candidati consiglieri con le loro famiglie al completo. Quattro zampe inclusi.

Ad accompagnare Virgilio, tra gli altri, anche l'assessore allo Sport Luca Zanacchi, il segretario cittadino del Pd Roberto Galletti, la voce dei radicali Vittoria Costanza Loffi, Lapo Pasquetti di Sinistra per Cremona Energia Civile e Daniele Soregaroli della lista 'Cremona sei Tu' guidata da Luciano Pizzetti. Il ritrovo domenicale, che è stata anche l'occasione per incontrare alcuni elettori di passaggio, si è concluso con una sfida a suon di pallone alla quale ha partecipato anche il sindaco Gianluca Galimberti.

«ASILI PIÙ ECONOMICI PER TUTTI»

Rette degli asili nido comunali ulteriormente ridotte, anche per le famiglie con Isee superiore a 20mila euro. Il candidato sindaco del centrosinistra Andrea Virgilio lancia la sua proposta per le politiche dell’infanzia a sostegno delle famiglie. «L’intenzione — spiega — è quella di attivare una collaborazione più stretta con l’Inps, per facilitare ulteriormente l’accesso al Bonus asili nido. Obiettivo: garantire un contributo importante per abbattere le rette non soltanto per le famiglie con Isee fino a 20mila euro, per le quali l’importo già oggi si azzera, ma anche per quelle con una soglia di indicatore economico più elevata (fino a oltre 40mila)».

Una vera e propria riforma, sull’esempio delle sperimentazioni di altri Comuni come Mantova e Vicenza, che ha portato a tagli delle rette anche di un 20 per cento. «Asili nido e scuole dell’infanzia, inoltre — aggiunge Virgilio —, saranno mantenuti dal Comune in gestione diretta: per aumentare la disponibilità di posti nell’ambito del sistema integrato per la fascia 0-6 anni cercheremo nuove intese con i privati».


Quanto alle strutture, «verrà costruito un nuovo Polo dell’Infanzia, il terzo, al posto della scuola Martiri della libertà, ad oggi inagibile. L’accorpamento delle scuole che andranno a formare i nuovi Poli renderà disponibili alcuni spazi che verranno riconvertiti in micronidi o in nuovi servizi per l’infanzia. La qualità del menù delle mense comunali è indiscussa e vanta persino il recente riconoscimento nella categoria Mensa Top del Summit organizzato da Foodinsider».


L’intenzione del candidato sindaco è anche quella di sottoscrivere protocolli con aziende del territorio per garantire agevolazioni e accesso a servizi educativi di qualità per i figli dei loro dipendenti, secondo forme innovative di welfare aziendale che già si stanno sperimentando in alcune realtà territoriali. Per orientare le famiglie nella scelta delle diverse offerte educative pubbliche o private, saranno attivati nuovi servizi digitali e piattaforme informatiche. Infine, verranno attivati nuovi servizi per famiglie con figli piccoli attraverso accordi con il terzo settore, l’associazionismo familiare, o reti di famiglie. Tutto questo senza dimenticare che, ad oggi, una famiglia con uno o più bambini di età 0-6 anni trova già a Cremona un’offerta di servizi educativi e di scuole per l’infanzia ampia ed inclusiva.


«Le scuole dell’infanzia gestite direttamente dal Comune — ricorda Virgilio — sono nove e ci sono 4 asili nido comunali che coprono con i loro 230 iscritti una parte consistente della domanda». E sulle politiche dell’infanzia Virgilio chiude con una stoccata al centrodestra: «Vorrei ricordare che quel centrodestra che si vuole candidare alla guida della città e che oggi si riempie la bocca di attenzione alla natalità aveva portato, attraverso l’allora assessore alle politiche educative della Lega, a una retta minima di 200 euro più 150 euro di costo dei pasti. Noi invece dal 2015 l’abbiamo ridotta portando la tariffa minima da 200 a 40 euro e prevedendo 8 fasce Isee, fino ad arrivare ad una tariffa massima di 400 euro solo per chi supera i 25mila euro di indicatore».

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