L'ANALISI
12 Maggio 2024 - 09:17
CREMONA - Scaduto ieri a mezzogiorno il termine per la presentazione delle candidature, all’ufficio elettorale risultano essere state depositate 14 liste a sostegno di sei candidati sindaco. Ora gli elenchi, che vanno da un minimo di 21 a un massimo di 32 nomi, devono passare il vaglio della Commissione elettorale circondariale che si riunisce oggi in mattinata. Le liste, infatti, devono rispettare alcuni criteri, come, fra gli altri, l’equilibrio di genere: devono essere formate in modo tale che ciascun genere non venga rappresentato in misura inferiore ad un terzo né superiore ai due terzi dei candidati.
In tutto sono 370 i cremonesi in corsa per i 32 seggi in Consiglio comunale: 162 donne e 208 uomini. In termini assoluti, la lista che schiera più donne è quella del Pd, 16 su 32. Quella meno ‘rosa’ è Alternativa Comunista: 8 su 21. La lista che sostiene Maria Vittoria Ceraso è l’unica in cui il numero delle candidate (14) sopravanza quello dei candidati (13). Ed è quindi quella che schiera più donne in termini percentuali: il 51,8%. A sostegno del candidato di centrodestra Alessandro Portesani ci sono cinque liste con complessivamente 146 candidati: 87 uomini e 59 donne (il 40%). Con Andrea Virgilio si schierano quattro formazioni con 107 candidati: 58 uomini e 49 donne (il 45%). Paola Tacchini (Cinque Stelle e Cremona Cambia Musica) schiera a suo sostegno 46 candidati consiglieri, di cui 23 donne. E sono 23 i candidati con Ferruccio Giovetti, 14 uomini e 9 donne. Il più giovane è Pier Luigi Ferrari, studente universitario in lista con la Lega, nato a Brescia il 10 marzo 2004.
Spulciando le liste, emergono alcune curiosità e alcuni dati politici. Il primo è che la Giunta uscente si ricandida quasi all’unanimità: manca solo Maura Ruggeri che aveva già annunciato il suo ‘ritiro’ dopo un lungo servizio nell’amministrazione. È invece sparito tutto il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Eletti nel 2019 con la Lega e poi passati al partito di Giorgia Meloni, Alessandro Zagni, Beppe Arena e Roberto Chiodelli non sono presenti in alcuna lista.
C’è, invece, Pietro Burgazzi, che però dopo aver lasciato FdI corre nella lista Sicurezza e Buonsenso per Cremona, a sostegno di Giovetti. Non c’è nemmeno Claudia Monteverdi, che aveva già sbattuto la porta del partito per cui si era candidata nel 2019 quando, al momento di subentrare a Marcello Ventura, si era iscritta al Gruppo Misto. In lista nelle file di Fratelli d’Italia Diego Ratti, ex candidato sindaco di CasaPound che nel 2019 prese 305 voti. In lista con lui c’erano alcuni dei protagonisti della violenta rissa del 18 gennaio 2015 tra gli antagonisti del centro sociale Dordoni e i militanti di CasaPound. A terra, ridotto in coma, restò Emilio Visigalli. E uno dei condannati in Appello sull’altro fronte, Jonathan Carnesella, è oggi in lista con Alternativa Comunista. Quanto alle curiosità, è una candidatura ‘di coppia’ quella in Sinistra per Cremona Energia Civile. In lista infatti c’è Roberta Mozzi, ex preside del Torriani ora in pensione, già candidata provinciale di Alleanza Verdi-Sinistra alle Regionali del 2023. Con lei questa volta c’è anche il marito, Roberto Pennacchioli, anche lui docente in pensione.
Si voterà sabato 8 giugno dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23. Sono 71 i seggi allestiti in città, con qualche trasferimento dovuto ai lavori che interessano scuole e centri civici: i due seggi del Centro civico Maristella e i tre seggi del Centro civico del Boschetto saranno trasferiti alla Scuola primaria Stradivari di via San Bernardo, 1, mentre quattro seggi della Scuola media Anna Frank e i due seggi del Centro Civico Cascinetto saranno trasferiti alla scuola primaria Bianca Maria Visconti (in via Giuseppina 29). Per agevolare la partecipazione al voto, l’amministrazione comunale organizzerà un servizio di trasporto dedicato per i quartieri Boschetto, Migliaro e Maristella.
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