Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. BAMBINI

Disturbi del neurosviluppo, mancano gli specialisti

Casi raddoppiati: sono 200 all’anno. L’Asst corre ai ripari: subito quattro assunzioni

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

11 Maggio 2024 - 20:47

Disturbi del neurosviluppo, mancano gli specialisti

CREMA - Un’emergenza che riguarda innanzitutto l’aumento di casi. E porta con sé una carenza di personale, per farvi fronte. Negli ultimi dieci anni, le diagnosi per disturbi del neurosviluppo in età infantile sono raddoppiate e sono aumentate del 40 per cento anche le certificazioni per offrire ai bambini adeguato sostegno in ambito scolastico.

Accade su scala nazionale, ma avviene la stessa cosa nel distretto sanitario cremasco, come conferma la neuropsichiatra dell’Asst Vera Cerioli: «Siamo passati da 100 a circa 200 nuovi invii l’anno di bambini (fino ai sei anni) al nostro polo di neuropsichiatria infantile. Per disturbi del neurosviluppo intendiamo la disabilità intellettiva, quelli della comunicazione e dello spettro autistico. Poi il disturbo da deficit di attenzione-iperattività, quello specifico dell’apprendimento e del movimento. Si manifestano nelle prime fasi dello sviluppo e possono dare adito a limitazioni specifiche, o a una compromissione globale delle abilità. Per i nostri servizi — prosegue — oggi rappresentano una sfida importante, rispetto alla quale è necessario che la società tutta maturi un adeguato grado di consapevolezza. Ecco perché è importante parlarne, sempre, non solo in occasione della terza giornata nazionale dedicata».

cerioli e foppa pedretti

Vera Cerioli e Alessandra Foppa Pedretti

Fondamentale la diagnosi precoce, necessaria per garantire un intervento immediato per tipologie che sono croniche per natura, ma rispetto alle quali, con una valida riabilitazione sin dai primi momenti di vita, si possono trovare appropriati adattamenti.

«Questi disturbi dipendono da diversi fattori; di certo, però, abbiamo registrato un forte aumento dopo la pandemia — prosegue la specialista —: sicuramente incidono cause ambientali, di stress, culturali, traumi durante il parto».

L’approccio multiprofessionale è di fondamentale importanza. «Per garantire una presa in carico globale della persona, della sua famiglia e dei relativi bisogni», evidenzia la responsabile della neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza Alessandra Foppa Pedretti.

Il problema è che lo staff dell’Asst è ridotto al lumicino. Si compone di 15 persone: due neuropsichiatre, tre psicologhe, tre psicomotriciste, una logopedista, un’assistente sociale, un’infermiera professionale, tre fisioterapisti e un educatore. Ne servirebbero urgentemente almeno altre quattro. Tanto che l’Asst è già impegnata nella ricerca di supporti: due logopedisti, uno psicomotricista e una neuropsichiatria.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400