L'ANALISI
11 Maggio 2024 - 05:30
CREMONA - Datata 1º maggio 1863, la stazione è tuttora una delle architetture meglio conservate e ricche di storia non solo di Cremona, ma di tutto lo Stivale. Da quella data si sono susseguiti alcuni interventi per mantenerne la struttura e renderla più moderna e accessibile alle persone con disabilità. Basti guardare a quelli recentemente terminati riguardanti l'illuminazione, l’adeguamento dei marciapiedi, l’area attesa passeggeri, le pensiline ed i sottopassi pedonali: lavori che hanno impegnato Rrf - Rete Ferroviaria Italiana, unica titolare degli spazi - per un importo totale di circa 4 milioni di euro. Un ottimo e necessario ‘restyling’. Ma a questo ne seguirà un altro, di importo molto simile: 4.5 milioni che interesseranno il fabbricato viaggiatori e le aree esterne. Il progetto, ed il relativo investimento, che attende ancora il vaglio dell’approvazione, ma che è stato discusso in Comune alcuni mesi fa, fa da eco al bando di gara pubblicato da Rfi per la progettazione esecutiva e la realizzazione di lavori di manutenzione straordinaria su tutto il territorio nazionale: interventi per un valore totale di circa 390 milioni di euro che fanno parte del Piano Integrato Stazioni (PIS) avviato per la riqualificazione di oltre 600 stazioni in tutta Italia e che è valso lavori per circa 1.6 miliardi tra la fine del 2022 e i primi mesi del 2024.
La nuova stazione non sarà ‘solo una stazione’ bensì un polo di servizi per la città sviluppato attorno al cittadino. L’adeguamento dell’infrastruttura principale ovviamente rispetterà il valore storico dell’edificio seguendo i dettami del D. Lgs. 42/2004, ovvero il Codice dei beni culturali e del paesaggio; in ottica di salvaguardia, verranno quindi limitate le opere di demolizione, mirando a preservare, dove possibile, quelle esistenti. Passaggio, questo, fondamentale dato che, all’ordine del giorno, ci sono anche interventi volti a migliorarne la tenuta sismica.
L’attenzione principale sarà data all’accessibilità: verranno eretti nuovi vani scala e ascensori nelle ali laterali a est e ad ovest del fabbricato, garantendone quindi l’accesso delle persone con ridotta capacità motoria in totale indipendenza. Il piano terra della stazione rimarrà pressoché invariato nella sua configurazione, ma gli ambienti verranno destinati a nuovi usi commerciali con l’unico inserimento di un dehor esterno in diretto contatto con il piazzale ed il parco. Un significativo miglioramento toccherà anche ai locali dedicati ai servizi di biglietteria grazie all’ampliamento dei loro spazi di spogliatoio con servizi igienici dedicati. Al primo piano rimarranno alcuni locali destinati al personale Rfi connessi all’esercizio ferroviario; invece in quelli in stato di abbandono nasceranno nuove attività commerciali di ristorazione e di co-working. Questo per quanto riguarda l’interno della stazione.
Ma c’è di più. La riqualificazione dell’area esterna ha come principale obiettivo il potenziamento della mobilità sostenibile, un aspetto molto caro anche al Comune. «Siamo molto contenti che Rfi abbia accolto la nostra proposta di valorizzare l’interscambio attraverso la mobilità sostenibile, abbiamo tutti la stessa visione di valorizzazione del comparto ‘arrivi e partenze’ della stazione. Non dimentichiamoci che molto del traffico della città è su due ruote. Un investimento complessivo che non può che far bene alla città», ha detto Simona Pasquali, assessore alla Mobilità.
Adiacente al piazzale sorgeranno quindi una velostazione con una capienza di circa 240 posti bici di cui 24 predisposti con ricarica elettrica ed una ciclofficina: la prima necessaria per facilitare chi vuole lasciare il proprio mezzo in sicurezza e al riparo dagli agenti atmosferici prima di prendere il treno, la seconda per garantire un servizio di riparazione efficiente nell’arco della giornata. Il progetto così proposto migliorerà quindi non solo l’esperienza di viaggio, ma anche la permanenza in città, favorendo il turismo green e permettendo il miglior sfruttamento delle ciclabili di Cremona e delle cicloturistiche di cui il territorio è ricchissimo.
Ma quando avverrà questo cambiamento? Rfi è ora impegnata nell’acquisizione delle necessarie autorizzazioni da parte degli enti competenti; la previsione è quella di avviare le attività negoziali di appalto nel corso del secondo semestre del 2024 con loro conclusione entro i primi mesi del 2025. La progettazione esecutiva e i successivi lavori sono previsti per metà del 2025.
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