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Case popolari, morosità oltre il mezzo milione

Nel 2023 aumento di 68mila euro. Per l’Aler è sempre più difficile investire nelle riqualificazioni

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

07 Maggio 2024 - 05:25

Case popolari, morosità oltre il mezzo milione

CREMA - Gli affitti non pagati dagli inquilini delle case popolari comunali, gestite dall’Aler hanno sfondato quota mezzo milione di euro. La morosità è salita di ben 68mila euro nel 2023, rispetto all’anno prima. Un aumento record: nel 2022 l’incremento sul 2021 era stato di 21mila euro. Di conseguenza la somma dei canoni non pagati negli anni ha raggiunto i 530.890 euro. Non sembra dunque esserci soluzione a questo annoso problema che porta ogni 12 mesi ad accrescere il credito che l’ente locale vanta nei confronti degli inquilini. Certo vanno fatte distinzioni, tra chi non paga in quanto realmente indigente, e chi invece se ne approfitta, ma la cifra complessiva diventa sempre più cospicua e va inevitabilmente a pesare sulle possibilità di investimento dell’ente nella riqualificazione dei tanti alloggi sfitti, che sarebbero molto utili per le centinaia di famiglie in lista d’attesa.

I dati sono stati resi noti dall’ente di piazza Duomo, dopo che la giunta ha approvato il rendiconto presentato dall’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale e relativo alla gestione degli alloggi negli scorsi 12 mesi.

«Proseguono le verifiche per procedere al recupero anche coattivo e comunque nelle forme previste dalla normativa» sottolineano in Comune.

Dal report si evince che dei 359 appartamenti del Comune, a fine 2023 ne risultavano abitati 289, cinque in meno dell’anno precedente, quando erano a quota 294. Significa che 70 abitazioni, praticamente un quinto di quelle di proprietà dell’ente di piazza Duomo, sono vuote, principalmente per problemi legati alla loro agibilità.

Servono insomma dei lavori per riqualificare i vani prima di poterli destinare alle famiglie bisognose. Per quanto riguarda i garage di proprietà dell’ente, più della metà sono sfitti: 54 su 105. Il risultato della gestione 2023 che fa registrare un segno negativo, pari a -28.367 euro (nel 2022 c’era stato un + 96mila euro). Se si aggiunge a questo dato l’incremento di 68mila euro delle morosità si arriva a 97mila euro. Gli incassi degli affitti sono aumentati rispetto al 2022 (418mila euro) raggiungendo i 447mila euro, ma di converso c’è stato un importante incremento delle spese di manutenzione ordinaria e di pronto intervento, che sono praticamente raddoppiate: sono passate da 111mila a 212mila euro. L’impegno del Comune non viene meno, ma rimane fondamentale il recupero dei crediti.

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