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IL PATTO DEL PELLEGRINO

Il centrodestra contro Bergamaschi: «Ammissione di fallimento, il sindaco paga le sue scelte»

Gli esponenti di minoranza criticano il primo cittadino dopo l’annuncio della ‘ristrutturazione’ sia tecnica che politica

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

06 Maggio 2024 - 05:05

Il centrodestra contro Bergamaschi: «Ammissione di fallimento, il sindaco paga le sue scelte»

Laura Zanibelli, Giovanni De Grazia, Simone Beretta, Ilaria Chiodo e Andrea Bergamaschini

CREMA - «L’ammissione di scelte sbagliate e di un’amministrazione che non funziona. Il riconoscimento di un fallimento davanti alla città». Bollano così, gli esponenti di minoranza che siedono in consiglio comunale, le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Fabio Bergamaschi a commento della riunione tenutasi alla Casa del Pellegrino con i rappresentanti delle sei liste che avevano sostenuto la sua elezione nel giugno del 2022: Pd, Crema bene comune, Crema Lab, Crema al c’entro, Crema Riformista e Crema Aperta. In quella sede, il primo cittadino ha esortato la giunta «a fare squadra e a cambiare passo».

Non solo, ha confermato la sua intenzione di introdurre un settimo assessore e di ridistribuire le deleghe, ma anche la volontà di assumere un capo di gabinetto «capace di giocare un ruolo di supporto nel valorizzare le competenze e rendere coerenti le intersezioni tra esse» e un dirigente dell’area tecnica, in modo da sdoppiare l’ufficio, «urbanistica, mobilità e ambiente da un lato e manutenzioni e opere pubbliche dall’altro». E, rimarcando più volte il concetto, ha spiegato come «fare squadra significa anche garantire un maggiore coordinamento dell’attività della macchina comunale, tanto nell’azione di dirigenti e funzionari dei vari settori, quanto nella proiezione esterna delle politiche cittadine, che è incardinata nella complessa governance territoriale».

FORZA ITALIA

Duri, come detto, i commenti dell’opposizione, a partire da Laura Zanibelli di Forza Italia: «Che l’amministrazione Bergamaschi abbia necessità di un cambio di passo è una evidenza che da tempo abbiamo rappresentato noi di Forza Italia e i cittadini in genere. Era ora che il sindaco lo ammettesse pubblicamente. Amministrare non è gioco da ragazzi e a pagarla non può essere sempre la gente. Se si considera l’ingente avanzo di amministrazione non utilizzato, l'ammissione di inadeguatezza del sindaco a fare progetti e a portarli a compimento è ancora più grave. Bergamaschi introduce un assessore in più solo per non ammettere che ha sbagliato ad assegnare le deleghe. Assume un altro dirigente e un capo di gabinetto quando basterebbero giunta e segretario. Chi paga i costi aggiuntivi? C’è bisogno di un rafforzamento della guida perché la macchina comunale e gli assessorati non sono in grado? Le aree del sociale e dei lavori pubblici evidenziano l’errore delle scelte iniziali. Con tutto ciò, Bergamaschi non ha neanche il coraggio di dire come sarà la nuova giunta».

FRATELLI D'ITALIA

Critico anche Giovanni De Grazia di Fratelli d’Italia: «A quasi due anni dal suo insediamento il sindaco prende atto finalmente della necessità di un cambio di passo. Ci auguriamo che non sia l’ennesimo proclama e voglia affrontare concretamente tutte le sfide che ci attendono. L’annuncio della necessità di un capo di Gabinetto e di un ulteriore assessore è una conferma che sia all'interno della macchina comunale che della stessa giunta esistono figure non competenti e non adatte al ruolo che ricoprono. Speriamo, per il bene della città, che il cambiamento sia reale e che oltre agli attori cambi anche la trama».

ITALIA VIVA

Pesante il commento di Simone Beretta, consigliere di Italia Viva: «Da quanto tempo sto dicendo che la giunta non andava bene? Ora se ne è reso conto anche il sindaco. Meglio tardi che mai. Bergamaschi riconosce il suo fallimento davanti alla città; non si fanno le giunte per accontentare tutte le liste. Dopo dieci anni da assessore e due da sindaco adesso pensa di risolvere tutti i problemi con un capo di Gabinetto? Usi cautela nello spendere i soldi dei cittadini, perché non si assumono persone per supplire all’inefficienza propria e della propria giunta».


LISTA BORGHETTI


Dello stesso tenore anche il commento di Ilaria Chiodo della Lista Borghetti: «Quella di Bergamaschi è l’ammissione di scelte sbagliate e il tentativo di correre ai ripari. Le novità in arrivo annunciate dal sindaco rappresentano la consapevolezza che in alcuni settori fondamentali dell’amministrazione c’è una carenza di competenze. Le sue dichiarazioni sono un tentativo di recuperare la distanza dai cittadini, dai quartieri e da tante realtà del territorio. Più che una ridistribuzione delle deleghe, a mio avviso ci sarebbe bisogno di figure nuove e di maggiore capacità di ascolto dei problemi della gente».


LEGA


La chiusura è di Andrea Bergamaschini, capogruppo della Lega: «Il sindaco e il suo metodo riformista hanno fallito. La scelta di procedere a un rimpasto di giunta è indicativa della mancanza di competenza degli attuali assessori. È un tentativo di mascherare le inefficienze e le mancanze dell’amministrazione. La Lega è stata la prima forza politica a chiedere un rimpasto fin dall’inizio. Sono passati due anni e abbiamo un città immobile con progettualità ferme».

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