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PESSINA CREMONESE

L’incrocio da giorni senza illuminazione sufficiente

 Da alcuni giorni è tornato il buio all’incrocio posto lungo la statale 10 all’innesto con la provinciale 11 per Monticelli Ripa d’Oglio e Isola Dovarese. Già sollecitato l'intervento di ripristino

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

04 Maggio 2024 - 05:10

Incrocio senza pace: riecco il buio pesto

(foto d'archivio)

PESSINA CREMONESE - Da alcuni giorni è tornato il buio all’incrocio posto lungo la statale 10 all’innesto con la provinciale 11 per Monticelli Ripa d’Oglio e Isola Dovarese. Si ricorderà che a gennaio - dopo mesi di blackout - erano stati effettuati, a cura della ‘Edison Next’, i lavori per la messa in funzione di un impianto di illuminazione provvisorio. La ditta aveva realizzato una linea elettrica aerea per poter rialimentare l’impianto di pubblica illuminazione, solo per il tempo strettamente congruo alla definizione dell’impegno di spesa da parte dell’amministrazione locale di Pessina Cremonese, per mezzo dell’Union e dei Comuni Terre di Pievi e di Castelli, per quelli che saranno i lavori definitivi. Sembrava, con quelle opere, che si andasse verso una certa stabilità nell’illuminazione, ma così non è stato. Non è da escludere che il continuo maltempo di aprile abbia contribuito a mandare ancora ko l’impianto.

«Purtroppo è così, il punto è tornato al buio - commenta la sindaca Ester Stanga -. Ho già sollecitato una riparazione dell’impianto, in attesa della soluzione definitiva».

Secondo Stanga adesso «occorrerebbe mettere intorno ad un tavolo le parti coinvolte, per valutare il da farsi e stabilire chi deve fare cosa e chi deve pagare».

Il problema, infatti, è che l’incrocio fa riferimento al Comune di Pessina Cremonese, «ma in realtà dovrebbero essere coinvolte anche l’Anas, almeno per la parte relativa alla strada statale, e la Provincia, per il tratto in direzione di Monticelli, cioè la provinciale 11».

Preliminarmente, insomma, bisognerebbe dirimere la questione delle competenze per poter procedere con un piano che suddivida i costi. Il Comune, va detto, non ha un apparato di uffici tale da poter mettere in piedi facilmente e in tempi rapidi una operazione di questo tipo. Intanto però l’incrocio resta al buio.

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