L'ANALISI
04 Maggio 2024 - 05:20
Da sinistra in senso orario gli Stalloni, Torrisi, l'ex tribunale e Bergamaschi
CREMA - Se tu dai una cosa a me, io poi do una cosa a te. Il ritornello della canzoncina che negli anni Settanta serviva a pubblicizzare un rasoio elettrico torna di attualità per quello che potrebbe essere uno scambio a sensazione, che porterebbe vantaggi alla città. I due immobili che potrebbero entrare in gioco sono l’ex tribunale e gli ex Stalloni, il primo di proprietà del Comune, il secondo di Regione Lombardia. Un ragionamento tra gli amministratori dei due enti pubblici è in corso.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Torrisi, ha presentato un’interpellanza per chiedere notizie sul futuro dell’ex tribunale. In sostanza, ha chiesto se il corso di Infermieristica continuerà ad essere ospitato in quella struttura posta a due passi dall’ospedale e se esistono ulteriori progetti di utilizzo e interlocuzioni tra il Comune e Asst. Interpellato in merito, il sindaco Fabio Bergamaschi ha fatto capire che la vocazione socio-sanitaria dell’ex palazzo di giustizia verrà rafforzata.
«La destinazione attuale dell’immobile, con al suo interno il corso di infermieristica – afferma il primo cittadino – è di piena soddisfazione per l’Asst. La vocazione socio-sanitaria si conferma essere la più naturale. Quindi, la stabilizzazione del corso al suo interno ha tutte le condizioni per venire realizzata. La volontà è quella di dare coerenza a tutto lo stabile in quest’ottica ed è la strada che come Comune stiamo percorrendo con Asst e Ats».
Le due realtà regionali potrebbero dunque trovare nuovi motivi di utilizzo dell’ex tribunale, oltre al corso già ospitato. «Ci sono aperture in questo senso – prosegue il sindaco – anche perché esistono altri due piani disponibili e, come dicevo, la coerenza vorrebbe che anche questi fossero utilizzati con finalità socio-sanitarie». E il direttore generale dell’Asst Alessandro Cominelli conferma: «In continuità con quanto fatto fino ad ora, proseguono le interlocuzioni con l’amministrazione comunale al fine di valorizzare immobili pubblici anche per finalità sanitarie e socio sanitarie. La nuova sede del corso di laurea in Infermieristica risulta funzionale allo svolgimento dell’attività didattica e consente ai giovani di conoscere da subito il luogo in cui potranno andare a lavorare. Da questo punto di vista è nostra intenzione continuare a dialogare con le varie istituzioni locali coinvolte per potenziare le opportunità da offrire ai giovani ed incrementare l’attrattività del territorio».
Oggi, l’immobile è utilizzato per il corso per infermieri attraverso un contratto di locazione. Se gli spazi che Asst e Ats intendono occupare dovessero aumentare, non sono esclusi ragionamenti di tipo diverso. Ragionamenti che chiamano in causa un grande complesso che da anni attende di essere recuperato, che sono gli ex Stalloni in centro città. Già lo scorso anno c’era stato un sopralluogo dell’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, che aveva incontrato proprio il sindaco. «Sul tema degli ex Stalloni – dichiara Bergamaschi – c’è un ragionamento aperto. Diciamo che c’è in atto un confronto serrato e serio da parte dei due enti. C’è la disponibilità ad approfondire il ragionamento».
Ora, il sindaco, notoriamente prudente, non lo afferma direttamente, ma fare uno più uno in questo caso è abbastanza semplice. Il Comune è proprietario dell’ex tribunale, che oggi è dato in affitto all’Asst, che dipende dalla Regione. La Regione è proprietaria dell’ex centro di incremento ippico di via Verdi. Entrambi gli immobili, oggi non producono benefici ai rispettivi proprietari. A entrambi, però, interessa la proprietà dell’altro. Un accordo per uno scambio potrebbe giovare all’uno e all’altra.
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