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«Niente sala a Vannacci»: il generale deve ripiegare

Teatrodanza cambia idea per le polemiche e per ragioni di sicurezza. L’incontro si terrà nella data prevista, ma nel municipio di Robecco

Giulio Solzi Gaboardi

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redazione@laprovinciacr.it

30 Aprile 2024 - 05:30

«Niente sala a Vannacci»: il generale deve ripiegare

Roberto Vannacci e il municipio di Robecco

CREMONA - Il generale delle polemiche costretto alla ritirata. Cambio di sala dell’ultimo minuto per la presentazione del secondo libro di Roberto Vannacci, ‘Il coraggio vince. Vita e valori di un generale incursore’. L’incontro cremonese con Vannacci, fissato per venerdì 10 maggio, non si terrà nella sede precedentemente indicata, l’auditorium di Teatrodanza in via Magazzini generali. La decisione era stata preannunciata sui social: «Auditorium Teatrodanza, sede di confronto e di apertura al dialogo da 30 anni non sarà la sede della presentazione del libro di Roberto Vannacci».

Poi la spiegazione: «Eravamo contenti di offrire l’auditorium di Teatrodanza — spiega la titolare, Paola Posa — per la presentazione. Personalmente, non mi trovo d’accordo con le idee di Vannacci, ma la nostra sala è sempre stato uno spazio per tutti e aperto al confronto. Avrei voluto strutturare la presentazione come un dibattito, per permettere anche alla parte opposta di intervenire».

Un certo imbarazzo, quindi, per una figura in questo momento molto discussa e discutibile. «Negli ultimi giorni – continua Posa – il tutto è diventato troppo grande e impegnativo. Io, tra l’altro, in quei giorni sarò impegnata con le prove dei saggi di danza al Teatro Ponchielli, quindi non avrei potuto neanche supervisionare fisicamente l’incontro. Un impegno troppo delicato che al momento non mi sento di prendere. La nostra sala resta una zona neutrale: abbiamo spesso lavorato sulle diversità, ma spesso anche la diversità è un tema sfruttato da una parte politica. Mi sarebbe piaciuto un confronto perché il dialogo è la nostra forza».

Insomma, un personaggio che in questo momento infiamma le bocche e le tastiere di troppi. Troppi per correre un rischio del genere: «Questo è un luogo dove vengono tante famiglie – conclude Posa –: quando mi hanno detto che la Digos era stata allertata mi sono un po’ spaventata e ho capito che non eravamo pronti a ospitare un incontro così complesso».

Voluto fortemente nelle liste della Lega da Matteo Salvini e candidato alle elezioni europee in ogni circoscrizione, e capolista in quella di residenza, Italia Centro, Vannacci però arrivava a Cremona non per un evento elettorale, ma per una presentazione organizzata da alcuni privati. Dopo il no alla sala in via Magazzini Generali, dunque, la Lega non si è attivata per cercare un’altra sede fra quelle deputate agli incontri in vista delle votazioni.

Vannacci dunque è ‘esiliato’ e costretto a spostare la presentazione addirittura al di fuori della mura cittadine. La presentazione del libro, infatti, si terrà sempre venerdì 10 maggio alle 18, ma con un significativo cambio di sede: la sala consiliare del Comune di Robecco d’Oglio. Quindici chilometri di distanza che potrebbero pesare sull’affluenza di pubblico, ma che, soprattutto, certificano un clima molto teso intorno alla figura del generale Vannacci. Di certo, pesano le sue ultime uscite su Mussolini definito «uno statista» e sulle classi separate per gli studenti portatori di disabilità. E alle sue parole era seguita una lunga serie di condanne bipartisan da quasi tutti i partiti, compresi alcuni esponenti della Lega stessa.

Per quanto sia stata annunciata da Salvini, proprio il 25 aprile scorso, la candidatura di Vannacci alle elezioni europee, non tutti nel Carroccio si sono trovati in accordo con le posizioni del generale, secondo alcuni poco concilianti con la vocazione autonomista e libertaria della prima Lega. C’è da dire che, se l’obiettivo di Vannacci era risultare un personaggio ‘scomodo’, di certo ha fatto centro. E tra polemiche, battute al vetriolo, critiche e insulti, Vannacci, preparando la sua campagna elettorale, gongola su Facebook riportando l’incremento di vendite del suo libro ‘Il mondo al contrario’ e ringrazia: «Grazie soprattutto al Pd per il suo fantastico manifesto», alludendo alla grafica lanciata sui social del Partito democratico con il volto del generale in bianco e nero con gli occhi coperti dalla scritta: «Ignoralo». Invito forse non proprio andato a segno.

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