L'ANALISI
29 Aprile 2024 - 18:12
Il tribunale di Cremona
CREMONA - Nel 2017 una banda di ladri di ‘oro rosso’ si scatenò in città e in provincia. La notte tra il 22 e il 23 luglio, in via Castelleone, vennero tranciati i tralicci della media tensione e rubati 400 metri di cavi di rame. E sempre in città, un altro furto andò a segno la notte tra il 23 e il 24 novembre: 220 metri di cavi di rame (1.200 chilogrammi circa) e 6.200 euro di danni all’Enel.
Nell’elenco delle razzie di oro rosso, c’è il colpo fatto a Castelleone, località Coste, nella notte tra il 17 e il 18 luglio: dopo aver tranciato i tralicci della media tensione e disattivato l’interruttore di alimentazione della linea ‘San Latino’, furono rubati 200 metri di cavi; 3.700 euro di danni all’Enel.
Non solo rame. Sette anni fa, nel ‘paniere’ della gang finirono anche dei jeans portati via dalla Unison di Pizzighettone (il 20 luglio) e due mezzi: uno rubato in una ditta di Casanova del Morbasco (nella notte tra il 22 e il 23 luglio), l’altro in una carrozzeria nel Lodigiano, a Zelo Buon Persico (la notte tra il 12 e il 13 agosto). A processo c’è un romeno, 43 anni, all’epoca domiciliato a Caselle Lurani, (Lodi), latitante (lo assiste l’avvocato Cristina Pugnoli). Deve rispondere dei furti aggravati in concorso con un minorenne all’epoca dei fatti, e con altri due connazionali, le cui posizioni sono state stralciate. Le denunce dell’Enel sono state acquisite agli atti del processo. Ieri hanno testimoniato le vittime dei furti messi a segno a Pizzighettone e a Zelo Buon Persico.
L‘ex dipendente dell’Unison, sette anni fa responsabile della logistica, ha raccontato di essersi accorta del furto la mattina. «Appena entrata — ha spiegato — ho visto la porta aperta e il vetro completamente rotto: la cassa era aperta, i vestiti sparsi: mi ricordo questa scena soprattutto per i vetri a terra». Dalla cassa sparirono 290 euro. Mancavano anche 5 paia di jeans rubati nella parte di magazzino adibita a spaccio per la vendita, il sabato mattina, con finestra «infranta» che dava sulla strada. Da uno dei furgoni usati per la consegna nei negozi erano stati rubati un navigatore, un carica batterie e un paio di occhiali da sole, nell’altro una chiave.
Il titolare della carrozzeria di Zelo Buon Persico ha spiegato: «La carrozzeria ha due cancelli, quello più grande era stato sfondato, la finestra scardinata: sono stati rubati 4 personal computer, denaro dalle macchinette distributrici di bevande, pneumatici, utensili per la carrozzeria, una Renault Megane».
Come si arrivò all’imputato latitante? Negli atti dell’indagine effettuata dai carabinieri, ci sono le intercettazioni. Su richiesta dell’avvocato Pugnoli, all’udienza dell’8 settembre prossimo sarà dato l’incarico al perito perché le trascriva.
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