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PALAZZO PIGNANO

Bontà ‘griffate’ dalla Sanavra al Salva

Il Comune lancia la De.Co. e si prepara a sfidare i prodotti tradizionali di Cremona e Crema

La Provincia Redazione

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29 Aprile 2024 - 17:03

Bontà ‘griffate’ dalla mostarda Sanavra al formaggio Salva

Salva e mostarda

PALAZZO PIGNANO - Una De.Co. (denominazione comunale) per i prodotti tipici gastronomici ‘Made in Palazzo Pignano’. Obiettivo attirare il turismo di settore e sfidare i colossi del territorio: in primis Cremona, con il torrone, la mostarda e il salame, ma anche Crema, che da poco si è lanciata in questa iniziativa per promuovere i tortelli dolci, la Spongarda, il salame nobile, la torta bertolina e altro.

Ci sono eccellenze anche a Palazzo, basti pensare alla Sanavra, tipica mostarda cremonese, oppure al formaggio Salva, prodotto in diversi caseifici. Insomma, le tipicità non mancano. «Per ottenere la De.Co. è prevista l’istituzione di una commissione comunale – chiarisce l’assessora Annalisa Crea – che sarà presieduta dal sindaco Giuseppe Dossena. Oltre a me e all’assessore al Commercio Maurizio Monteverdi, avremo i rappresentanti dell’istituto Sraffa di Crema, in particolare dell’indirizzo enogastronomico e alcuni esperti nel panorama agroalimentare del cremasco. La procedura di produzione che dovranno seguire le aziende interessate per richiedere la De.Co. di Palazzo Pignano sarà ovviamente regolata da un disciplinare.

«Inoltre dovranno rispettare determinati canoni storici – prosegue Crea –: devono essere realtà con forti radici locali e una storia famigliare certificata. Nel nostro territorio comunale abbiamo molti prodotti che potrebbero ambire a questo riconoscimento. Abbiamo formaggi, mostarde, carni e insaccati».

La possibilità di istituire marchi De.Co. è riconosciuta per legge ormai da parecchi anni e ci sono già centinaia di Comuni in Italia che hanno istituito questa certificazione. L’amministrazione ha mosso il primo passo, deliberando in giunta la nascita della denominazione comunale. Una volta insediata la commissione dovrà essere stabilito un disciplinare di produzione e verranno valutate le domande delle aziende alimentari, con la prospettiva di garantire poi periodiche verifiche sul prodotto, in modo che rispetti sempre la qualità originale.

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